Notiziario settimanale del Consiglio Nazionale ( Settimana dal 20 al 24 luglio 2009)
NOTIZIARIO SETTIMANALE
CONSIGLIO DELL’ORDINE NAZIONALE DOTTORI AGRONOMI E DOTTORI FORESTALI
www.conaf.it – tel. 06.8540174
Lunedì 27 LUGLIO 2009
Le notizie della settimana dal 20 al 24 luglio 2009
· Mipaaf – protesta Coldiretti, al Brennero Zaia annuncia: giovedì decreto su etichettatura latte
· Senato – (ddl 601 e abb.) riforma professione forense: rinviata a settembre discussione testo unico
· Senato – (ddl 1646 e 1645) Assestamento 2009 e Rendiconto 2008: Aula pronta a via libera
· Senato – commissione Agricoltura: Andria (Pd) nominato vicepresidente al posto di De Castro
· Senato -la commissione Agricoltura esprime parere favorevole con condizioni sul Dpef 2010 – 2013
· Camera – Reguzzoni (Lnp): l’esecutivo tuteli attività associazione Licor
· Regioni – Sardegna: Art. 68 Pac, più risorse per l’agricoltura dopo l’accordo con Zaia
Agenda settimanale dal 27 luglio al 2 agosto 2009
· Nelle Istituzioni – calendario della settimana dal 27 al 31 luglio 2009
· In Italia e nel mondo – Appuntamenti della settimana dal 27 luglio al 2 agosto 2009
Mipaaf – protesta Coldiretti, al Brennero Zaia annuncia: giovedì decreto su etichettatura latte
Giovedì prossimo, 23 luglio, il ministro delle Politiche agricole Luca Zaia presenterà un decreto, che verrà poi proposto in sede comunitaria, così come è accaduto per l’olio d’oliva, per estendere anche al latte l’etichettatura d’origine obbligatoria. Lo ha annunciato lo stesso titolare del Mipaaf oggi al Brennero dove ha partecipato alla mobilitazione organizzata dalla Coldiretti. “I consumatori potranno finalmente conoscere con esattezza la provenienza del latte, compreso quello a lunga conservazione, molto spesso di origine straniera”, ha commentato il ministro che ha poi ricordato come in Parlamento sia attualmente in discussione un disegno di legge (S. 1331, presentato da Paolo Scarpa Bonazza Buora, Pdl-Veneto) per l’etichettatura d’origine di tutti i prodotti alimentari. “Ma oggi – ha continuato Zaia – dobbiamo impegnarci soprattutto sul fronte del latte, che sta diventando un simbolo della necessità di maggiore trasparenza, soprattutto in Italia dove, a fronte di consegne e vendite dirette per 11 mln di tonnellate di latte, abbiamo 8 milioni di tonnellate di importazioni, fra latte e derivati”.
A sostegno di quest’ultima affermazione al comunicato del ministero è stata allegata una scheda tecnica con i dati relativi al settore lattiero caseario italiano per quello che riguarda le importazioni 2007/2008, le differenze con gli impianti produttivi degli altri Paesi Ue, le norme in materia di movimentazione e l’attività di controllo esercitata dal Mipaaf.
Per la prima volta in 30 anni di Unione europea la presidenza della commissione Agricoltura del Parlamento comunitario è stata assegnata a un italiano. Nella giornata di ieri, infatti, l’ex ministro delle Politiche agricole Paolo De Castro ha ricevuto l’incarico di presidente del XIII gruppo di lavoro di Strasburgo. In un comunicato diffuso nella serata di ieri, il titolare del Mipaaf Luca Zaia si è detto lieto della nomina di De Castro: “Sono certo che così si rafforzerà il quadro complessivo della presenza italiana in Europa e che, sia pure con esperienze e provenienze diverse, il sistema Italia saprà lavorare al meglio delle possibilità per affrontare una crisi drammatica come quella attuale”. In merito alla nomina di De Castro anche il segretario generale della Uila-Uil Stefano Mantegazza ha voluto esprimere la propria soddisfazione. “L’Italia tutta – ha detto – deve essere orgogliosa di questa elezione perché De Castro, da tutti riconosciuto come un grande esperto di politiche agricole, saprà svolgere al meglio il suo ruolo. Un ruolo tanto più importante per il futuro dell’agricoltura europea e, in particolare, di quella dell’area mediterranea, dal momento che, con la futura entrata in vigore nell’ordinamento europeo del principio della co-decisione, nessuna scelta futura del consiglio dei ministri europei potrà essere in contrasto con la volontà espressa dal parlamento europeo”.
I membri della commissione hanno inoltre nominato i propri vicepresidenti che saranno: il romeno Rareş-Lucian Niculescu (Ppe), il francese Josè Bovè (Verdi), il polacco Janusz Wojciechowski (Ecr) e la svedese Marit Paulsen (Alde).
Ricordiamo che, oltre a De Castro, altri quattro italiani hanno ricevuto la presidenza di altrettante commissioni: Gabriele Albertini (Pdl/Ppe) agli Affari esteri, Luigi De Magistris (Idv/Alde) al Controllo bilancio, Carlo Casini (Udc/Ppe) agli Affari costituzionali ed Erminia Mazzoni (Pdl/Ppe) alle Petizioni.
Senato – (ddl 601 e abb.) riforma professione forense: rinviata a settembre discussione testo unico
La commissione Giustizia di palazzo Madama ha rivisto questa mattina i propri programmi per le ultime due settimane di luglio, decidendo di rinviare direttamente a settembre, alla ripresa dei lavori parlamentari dopo la pausa estiva, l’esame del testo unico dei disegni di legge sulla riforma della professione forense adottato martedì scorso come testo base. Nella riunione dell’ufficio di presidenza integrato dai gruppi di questa mattina, infatti, il gruppo di lavoro ha rivisto il proprio ordine del giorno, decidendo di proseguire per questa settimana l’esame del testo sulle intercettazioni telefoniche e quello del Documento di programmazione economico finanziaria 2010-2013, togliendo così dall’odg il ddl sulla riforma della professione di avvocato, spostando il termine per la presentazione di emendamenti al testo unificato, già fissato per giovedì scorso 16 luglio, direttamente al 15 settembre prossimo.
Il decreto anticrisi appena licenziato dalle commissioni Bilancio e Finanze riunite della Camera e da domani al vaglio dell’Aula, dove, quasi inevitabilmente arriverà la richiesta di fiducia, rappresenta “l’aggiornamento della Finanziaria 2009” , “è l’aggiunta di un anno ed è organizzato come una raccolta di mezzi finanziari per correggere alcuni andamenti del 2009 e di fabbisogno dirigenziale del 2010”. Lo ha detto poco fa il ministro dell’Economia Giulio Tremonti intervenendo davanti alle commissioni Bilancio dei due rami del parlamento riunite per il tradizionale approfondimento sul Documento di programmazione economico finanziaria 2010-2013. In sostanza attraverso le sue parole il ministro ha ribadito la validità delle scelte di politica economica e anticrisi prese dal governo in questi mesi, senza trascurare di toccare alcuni temi chiavi dei prossimi passi da compiere per il risanamento della finanza pubblica.
Per quanto riguarda gli interventi contro la crisi Tremonti ha spiegato: “se avessimo avuto più coraggio avremmo potuto fare più deficit e debito, e voilà. Ma avremmo aumentato i rischi ed i costi per l’Italia. Non credo sia questo l’interesse della Repubblica italiana né degli italiani. Tra fare deficit e fare aste (il riferimento è ai Tremonti-bond, ndr) c’è una differenza di responsabilità non trascurabile né trascurata”. Il responsabile del Mef si è detto convinto che la strategia scelta dal governo è ampiamente condivisa dagli italiani e la migliore possibile. Inoltre, rispondendo alle domande dei parlamenti sulle “exit strategy” messe in capo dall’esecutivo per uscire dalla recessione, Tremonti ha replicato: “Non mi risulta che in Europa abbiano pensato a delle exit strategy”. In questo contesto, ha aggiunto, l’intervento sulle pensioni inserito nel dl anticrisi (aumento età pensionabile donne nella PA., allungamento finestre per accesso a previdenza) non è solo una misura contro la crisi, ma una riforma fondamentale e strutturale che viene collegata alle nuove e diverse speranze di vita. Solo partendo da questo presupposto, ha aggiunto, il nuovo sistema previdenziale potrà assicurare “condizioni di maggiore stabilità e affidabilità in Europa”. Per il ministro la riforma licenziata oggi dalle commissioni V e VI è un intervento di medio termine. “Non ho mai pensato che sia giusto fare le manovre sulle pensioni come se fossero finanziarie. Pensioni su pensioni – ha spiegato Tremonti – nel lungo andare, è una riforma fondamentale”. Anche se, ha concluso sul tema, “siamo il primo Paese che ha fatto una riforma di questo genere in una logica di exit strategy”.
Sul fronte dei conti pubblici, il ministro dell’Economia ha mostrato ottimismo: “Le entrate in Italia tengono nel loro gran totale e la caduta si sta in qualche modo fermando”, ha spiegato, aggiungendo “questo non vuol dire che è superata la fase di criticità. Ma sulle entrate c’è un rallentamento della fase di caduta”. La riduzione del gettito Iva, ha precisato, “in altri Paesi europei è più forte” e i dati sull’autoliquidazione sono “di una qualche solidità”, a dispetto delle previsioni di crollo che invece non si è verificato.
Più in genere sulla tenuta del bilancio pubblico Tremonti ha affermato che l’andamento dei nostri conti “è in linea con gli impegni internazionali e con le aspettative” degli osservatori internazionali . Prendendo in considerazione il disavanzo corretto per il ciclo, ha aggiunto, è stata garantita “la tenuta e la coerenza dei nostri impegni sul bilancio italiano”.
Il responsabile del Mef ha quindi ribadito la centralità del contrasto all’evasione fiscale nell’azione di governo, sottolineando che, in quest’ottica, sarà fondamentale l’attuazione del federalismo fiscale.
Infine Tremonti ha ricordato le misure adottate dall’esecutivo per fronteggiare l’emergenza terremoto in Abruzzo, sottolineando che a suo avviso gli 8 miliardi stanziati per competenza per la ricostruzione sono sufficienti, “il vero problema – ha concluso – è fare progetti”.
Il tour de force che sta impegnando le commissioni Bilancio e Finanze, riunite in sede referente fino a oltre l’una della scorsa notte e da questa mattina alle 9 per l’esame del disegno di legge di conversione del decreto anti-crisi, rischia di essere un lavoro inutile. Maggioranza e opposizione si sono infatti scontrati sui contenuti degli emendamenti posti in votazione e sulle procedure d’esame del testo, che a questo punto potrebbe essere votato in blocco, ovvero nel suo insieme senza procedere all’esame dei singoli articoli, così come paventato ieri sera dal presidente della commissione Bilancio, Giancarlo Giorgetti (Lega, eletto in Lombardia). Al momento, i due gruppi di lavoro sono ancora riuniti, mentre secondo fonti vicine a Palazzo Chigi il ministro dell’Economia, Giulio Tremonti, avrebbe fatto pervenire alle due commissioni una comunicazione sull’impossibilità di finanziare ogni intervento estraneo al testo così come varato dal dicastero di Via XX Settembre. Sul decreto infatti si è verificata una sorta di assalto alla diligenza, come di solito accade con le Finanziarie e i provvedimenti di carattere economico-finanziario.
In questo scenario confuso, in cui non è sicura neppure l’ora di convocazione dell’Aula di domani (sembra le 10, ma è suscettibile di modifiche), l’unica cosa certa è che il governo presenterà un maxi-emendamento interamente sostitutivo del testo, sul quale giovedì porrà la questione di fiducia che sarà quindi votata nella giornata di venerdì. Il voto finale sul provvedimento è previsto per martedì 28 luglio. Non è invece ancora stato stabilito il termine della presentazione delle proposte di modifica in Assemblea, che potrebbe essere definito nelle prossime ore.
Si è appena concluso l’esame, da parte delle commissioni Bilancio e Finanze riunite in sede referente, del disegno di legge di conversione del decreto anti-crisi. Come previsto, i due gruppi di lavoro hanno approvato il testo in blocco, senza cioè votare i singoli articoli, visti i tempi ristrettissimi per l’invio del testo in Aula e il muro contro muro tra maggioranza e opposizione che ha caratterizzato tutto il dibattito sul provvedimento presso i due gruppi di lavoro. Toni accesi che hanno contrassegnato anche la chiusura dei lavori: il Pd non ha votato, Udc e Idv hanno espresso parere negativo così come l’Mpa, che si è riservato di decidere se accordare o meno la fiducia al governo, quando questa sarà posta in Aula.
Come anticipato questa mattina, l’Assemblea è convocata per le 10 (fino alle 14) di domattina per la discussione sulle linee generali del testo. Sempre domani il governo dovrebbe presentare un maxi-emendamento interamente sostitutivo del testo sul quale giovedì porrà la questione di fiducia, che l’Aula dovrebbe votare venerdì. Il voto finale sul provvedimento è previsto per martedì 28 luglio.
La regione Sardegna è pronta a sostenere le aziende agricole nella prevenzione dei danni causati dal lepidottero “tuta absoluta” con un milione di euro e a stanziare contributi straordinari per i Consorzi di difesa a favore del sistema assicurativo delle colture. La giunta regionale ha infatti approvato ieri due delibere in tal senso. Lo rende noto un comunicato dell’assessore all’Agricoltura Andrea Prato.
Il primo provvedimento è indirizzato, in particolare, alle colture di pomodoro danneggiate gravemente in questi anni dal lepidottero “tuta absoluta” e ha il duplice obiettivo di prevenire nuovi attacchi da parte dell’insetto e di contrastarne la diffusione. Lo stanziamento previsto di un milione di euro sarà perciò destinato alle singole imprese agricole per la realizzazione di interventi strutturali di prevenzione, controllo e difesa delle colture. Tra le spese ammesse a contributo vi saranno quelle sostenute per trappole di cattura, attrattori notturni, reti anti-insetto e doppia porta di ingresso in serra.
La seconda delibera invece si inquadra nella nuova politica voluta dalla giunta, in linea con gli indirizzi comunitari e statali per la tutela delle produzioni non più con il sistema degli interventi compensativi, ma con uno strumento assicurativo, in cui l’apparato pubblico contribuisce fino all’80% della spesa per il premio. Il provvedimento ha previsto infatti l’erogazione straordinaria a favore dei Consorzi di difesa di Cagliari, Oristano e Sassari dei contributi dovuti e non pagati dal ministero per le Politiche agricole per il 2007 e 2008, utilizzando fondi regionali.
Andrea Prato ha infatti sottolineato che negli anni il sistema degli indennizzi ha mostrato i suoi limiti nei ritardi e nell’entità delle cifre, dichiarando infine che “dal 2010 si cambierà e si passerà a un sistema assicurativo, che è il primo tassello per un’agricoltura moderna e avrà tra l’altro il vantaggio di tutelare chi davvero produce”.
“Ministro, ti chiedo di rendere pubblici i dati sui flussi di importazione di latte nel nostro Paese, ancora secretati”. È il contenuto di una lettera che il governatore toscano Claudio Martini ha deciso di indirizzare al ministro per le Politiche agricole Luca Zaia, annunciata oggi durante l’incontro con una delegazione regionale di imprenditori agricoli Coldiretti e diffusa in un comunicato stampa dell’associazione.
Mentre prosegue il presidio del Brennero, sostenuto anche da Zaia, giunto sul posto per ascoltare le ragioni degli allevatori, Martini si impegna infatti a dare il via a provvedimenti di sostegno del comparto, sulla base dei dati dell’import, che denunciano come milioni di quintali di latte arrivino sulle tavole dei consumatori senza che se ne conosca la provenienza (perché non dichiarata in etichetta). Infatti, i dati relativi all’origine del prodotto importato sono disponibili nei ministeri della Salute e delle Politiche agricole, ma non è possibile renderli pubblici, provocando un grave danno per l’immagine e la qualità del latte toscano e italiano.
La lettera del governatore quindi invita Zaia ad attivarsi per una rapida approvazione dei provvedimenti nazionali che rendono obbligatoria l’origine in etichetta per tutti i prodotti lattiero caseari. Nel frattempo, conclude Martini, la regione Toscana farà del suo meglio per incentivare l’utilizzo dei prodotti locali nelle mense scolastiche e negli ospedali predisponendo bandi di gara per la selezione delle imprese fornitrici.
La Coldiretti Toscana, conclude infine il comunicato, ha apprezzato l’intervento di Martini, ed è in procinto di organizzare nuovi presidi per costruire una filiera agricola tutta italiana.
Le aziende agricole hanno bisogno di disposizioni legislative chiare per far fronte al pagamento dei debiti pregressi e per affrontare eventuali spese determinate dai danni causati da eventi calamitosi.
Lo sostiene la senatrice del gruppo Misto Adriana Poli Bortone (eletta in Puglia) che durante la seduta d’Aula di ieri ha presentato un’interpellanza indirizzata al ministro delle Politiche agricole Luca Zaia per sapere quali misure urgenti il governo intenda adottare a sostegno del settore primario duramente provato dall’attuale crisi economico-finanziaria.
In particolare, la senatrice chiede all’esecutivo l’adozione di misure organiche a sostegno dell’agroalimentare, tra le quali segnaliamo la previsione della riapertura dei termini per la ristrutturazione dei debiti delle aziende nei confronti dell’Inps e la loro ricontrattazione.
Con un’interrogazione a risposta scritta, la senatrice del gruppo Misto Adriana Poli Bortone (eletta in Puglia) chiede al ministro dello Sviluppo economico Claudio Scajola di aprire un’inchiesta, nell’ambito delle proprie competenze, per chiarire quali siano i responsabili del dissesto finanziario delle cantine associate di Veglie Sca (Lecce), frutto della fusione della Cantina di Veglie sac e della Cantina viticultori associati, avviando se necessario, la procedura di amministrazione controllata a tutela del patrimonio sociale e dell’intera collettività agricola nord-salentina.
In particolare, la senatrice fa presente a Scajola come da più di due anni i soci delle cantine associate chiedano il pagamento delle uve conferite per gli anni 2005, 2006 e 2007, ma fino ad oggi non hanno ricevuto il denaro dovuto e i bilanci dei due enti presenterebbero diverse irregolarità, così come le procedure per la nomina, avvenuta lo scorso in data 22 marzo, del nuovo consiglio di amministrazione.
La mancata realizzazione della diga di Chiauci avrà riflessi negativi sullo sviluppo economico, sociale e occupazionale dell’alta valle del Trigno, zona tra il vastese e il Molise. Il governo deve intervenire per garantire l’erogazione dei fondi necessari al suo completamento, e deve assicurare la fornitura di risorse idriche alla zona in attesa che ciò avvenga. E’ questo il contenuto di un’interrogazione che Giovanni Legnini (Pd-Abruzzo) ha rivolto al ministro delle Infrastrutture Altero Matteoli, in cui chiede al governo di adottare iniziative urgenti per rimediare alla situazione che danneggia pesantemente la zona della valle del Trigno. Infatti, l’opera infrastrutturale è stata avviata nel 1985, ma mai terminata in seguito a un finanziamento concesso dal Cipe (Comitato interministeriale per la programmazione economica) e poi respinto dalla Corte dei conti. Questa zona, che soffre particolarmente la carenza idrica che ogni anno si registra in Abruzzo e Molise, è dunque sottoposta a frequenti razionamenti nell’erogazione di acqua, con gravi danni per l’agricoltura, per le imprese e per le attività turistiche. Legnini chiede quindi al ministro che si provveda quanto prima al rifinanziamento della diga di Chiauci, e all’erogazione di risorse idriche alla valle.
In contemporanea al lavoro in sede referente delle commissioni Bilancio di Camera e Senato, l’esame del Documento di programmazione economico-finanziaria 2010-2013 prosegue spedito da parte di tutti gli altri gruppi di lavoro dei due rami del Parlamento. Nella giornata di ieri sono infatti arrivati i pareri favorevoli delle commissioni Giustizia e Affari esteri di Montecitorio e Giustizia, Affari esteri, Difesa e Sanità di palazzo Madama. Alla Camera, inoltre, è stata presentata una proposta di parere favorevole da parte di Pierguido Vanalli (Lnp-Lombardia), relatore del testo in commissione Affari costituzionali, ma il documento non è stato ancora votato. Mentre gli altri gruppi di lavoro, sia della Camera che del Senato, si sono limitati a esprimere parere favorevole sulle parti di loro competenza, la commissione Affari esteri di palazzo Madama ha avanzato alcune osservazioni al testo presentato lo scorso 15 luglio dal ministro dell’Economia Giulio Tremonti. In particolare, nel documento che il relatore Luigi Compagna (Pdl-Campania) dovrà proporre per la votazione, all’esecutivo verrà raccomandato di incrementate, in vista della definizione della manovra di bilancio, le risorse a disposizione del ministero degli Esteri, anche per permettere il conseguimento dell’obiettivo di garantire l’adempimento degli impegni assunti in sede internazionale in materia di aiuto allo sviluppo.
Sempre con riferimento alla politica economica perseguita dal nostro governo, prosegue intanto al Senato anche l’esame congiunto dei due disegni di legge sul Rendiconto generale dell’amministrazione dello Stato per il 2008 e l’Assestamento del bilancio per il 2009. Assegnati in sede referente alla commissione Bilancio, anche questi due provvedimenti sono esaminati in sede consultiva dagli altri gruppi di lavoro e, ieri, hanno fatto pervenire il proprio parere favorevole le commissioni Difesa, Finanze, Lavori pubblici, Agricoltura, Lavoro e Politiche Ue. Come per il Dpef, anche in questo caso solo uno dei gruppi di lavoro ha avanzato osservazioni. Nello specifico i membri della commissione Finanze hanno espresso rilievi più sul merito che sui contenuti. In particolare, per quanto riguarda l’Assestamento di bilancio, il VI gruppo di lavoro ha auspicato che la riforma della contabilità e della finanza pubblica (S. 1397, già approvata dal Senato e ora all’esame della Camera deputati) possa segnare un positivo passo in avanti in termini di maggiore certezza e dei conti pubblici in generale e, più specificamente, delle previsioni di entrata. Questo per permettere di “preservare il ruolo del Parlamento quale sede di assunzione delle decisioni di politica economica, nel quadro di un corretto rapporto istituzionale tra le Camere e il governo”.
Da ricerche di settore condotte dal Gestore dei servizi elettrici (Gse) risulta che i prezzi degli impianti fotovoltaici in Italia siano di gran lunga superiori a quelli della Germania, nonostante la potenza cumulativa installata nei due Paesi sia la stessa. In particolare, questo avviene perché spesso gli operatori del settore incamerano, oltre ai normali ricavi, anche un extra-profitto generato dagli incentivi economici statali, che potrebbero invece essere ridotti a beneficio della finanza pubblica e di ulteriori future espansioni per questa fonte di energia. È questa la denuncia della deputata del Pd Elisabetta Zamparutti (eletta in Basilicata) che ha rivolto ieri un’interrogazione a risposta in Commissione ai ministri dell’Ambiente Stefania Prestigiacomo e dello Sviluppo economico Claudio Scajola perché si adottino iniziative per contenere i costi degli impianti, e per assicurare una corretta informazione dei cittadini sulle novità dell’energia solare e sul funzionamento degli incentivi economici governativi.
L’Aula della Camera ha avviato questa mattina la discussione sul disegno di legge di conversione del decreto cosiddetto anti-crisi nel testo modificato dalle commissioni Bilancio e Finanze. Al momento la seduta è sospesa, dovrebbe riprendere tra breve per lo svolgimento delle interrogazioni a risposta immediata e poi proseguire, alle 16, con il dibattito sul provvedimento governativo. Oggi infatti l’esecutivo dovrebbe depositare il maxi-emendamento sul quale porrà, probabilmente domani, la questione di fiducia. Nella giornata di oggi infatti, l’Assemblea procederà con il dibattito sulle linee generali del testo, che dovrebbe concludersi in tarda serata visto il numero elevato di deputati iscritti a parlare. Solo al termine di questa fase il governo interverrà per replicare (quindi con ogni probabilità domattina) e potrà chiedere la fiducia all’Aula. Il testo della modifica governativa dovrebbe contenere solo le 115 modifiche approvate dai due gruppi di lavoro che hanno dato via libera al testo con il voto in blocco (cioè senza dibattito) nella giornata di ieri, dopo due giorni di seduta convulsa. Anche se secondo fonti vicine a palazzo Chigi l’esecutivo non dovrebbe lasciare inascoltato l’appello del capo dello Stato, Giorgio Napolitano, recuperando così somme da destinare al Fondo unico sullo spettacolo, decurtato con la Finanziaria 2009. Un’apertura che preoccupa, non nel merito ma nella forma, il presidente della Camera Gianfranco Fini che ha più volte ribadito, in occasioni pubbliche ma anche nel corso di riunioni di partito a porte chiuse, la necessità che la Camera voti il testo così come modificato dalle commissioni, escludendo dunque “innesti” dell’ultima ora.
Il ministero delle Politiche agricole già da tempo ha attivato il Servizio fitosanitario centrale e un tavolo tecnico scientifico per l’identificazione dei possibili prodotti fitosanitari da impiegare nel contrasto al punteruolo rosso (rhynchophorus ferrugineus), un coleottero infestante di origine asiatica che si è diffuso in Europa e nel nostro Paese causando gravi danni alle palme ornamentali.
Lo sostiene il titolare del Mipaaf Luca Zaia, in una risposta scritta pervenuta ieri all’Ufficio di presidenza della Camera, a seguito dell’interrogazione presentata dal deputato del Pdl Marcello De Angelis (eletto in Abruzzo) in cui si chiede conto all’esecutivo delle misure adottate per eliminare dal nostro territorio questo parassita che ormai si è diffuso in varie Regioni della penisola.
In particolare, Zaia fa presente a De Angelis che il suo ministero è intervenuto prontamente, con l’emanazione il decreto 9 novembre 2007 in materia lotta obbligatoria al punteruolo rosso, recependo la decisione della Commissione europea 2007/365/CE del 25 maggio 2007 adottata quando ormai era chiaro anche agli organi comunitari che il contrasto alla diffusione di quest’insetto era diventata una priorità per la tutela dell’ambiente.
Inoltre, l’adozione di misure contro il punteruolo rosso delle palme è stata inserita nel “Programma interregionale per il miglioramento qualitativo delle produzioni agricole” relativo allo studio delle colture minori. Attualmente, ricorda Zaia, sono appena terminati diversi studi volti alla valutazione dell’efficacia di alcuni fitofarmaci ed essendo stati effettuati da centri di ricerca riconosciuti, come previsto dal programma, potranno fornire a breve dati ufficiali necessari alla registrazione dei nuovi fitofarmaci.
Per quanto riguarda infine la possibilità di prevedere risorse finanziarie per il sostegno ai comuni infestati, il ministro ricorda che l’articolo 11 del decreto di lotta obbligatoria prevede già la possibilità da parte delle Regioni di stabilire interventi di sostegno connessi all’attuazione del provvedimento, al fine di prevenire gravi danni per l’economia, per l’ambiente e il paesaggio.
Il Corpo forestale dello Stato, organo della polizia giudiziaria, ha svolto gli accertamenti sulle presunte illegittimità urbanistiche e ambientali del parco nazionale dell’arcipelago toscano di Portoferraio (Isola d’Elba), e ha relazionato quanto dovuto alla procura della Repubblica del tribunale di Livorno. È quanto dichiarato dal sottosegretario all’Ambiente Roberto Menia in risposta all’interrogazione di Massimo Polledri (Lnp-Emilia Romagna), che chiedeva chiarimenti sull’azione del Corpo forestale nell’ambito delle presunte violazioni. In particolare, per quanto riguarda le motivazioni per cui l’Ente parco ha concesso le autorizzazioni, il sottosegretario ha chiarito che le pratiche in questione avevano ricevuto pareri favorevoli dagli enti interessati. Inoltre, in relazione alle regolarità degli strumenti urbanistici del comune di Rio Marina (Livorno), Menia ha fatto presente che esistono ricorsi di privati cittadini che individuano diverse presunte violazioni, per i quali occorrerà attendere gli esiti dell’esame giurisdizionale. Si ricorda infine che sullo stesso argomento Polledri aveva già presentato un’interrogazione a risposta scritta il 25 marzo scorso.
Senato – (ddl 1646 e 1645) Assestamento 2009 e Rendiconto 2008: Aula pronta a via libera
Arriverà nella mattina di oggi il via libera dell’Assemblea del Senato ai disegni di legge governativi relativi all’Assestamento di bilancio 2009 e al Rendiconto generale 2008.
I due provvedimenti, ricordiamo, chiudono il cerchio della contabilità pubblica, rappresentando il primo l’aggiornamento della legge di Bilancio di previsione per il 2009, alla luce del reale andamento di spese ed entrate della Pubblica amministrazione, e, il secondo, l’approvazione del consuntivo economico dello Stato del 2008.
La commissione Bilancio di palazzo Madama, ricevuti i pareri dai gruppi di lavoro in sede consultiva, ha infatti concluso ieri la discussione dei due provvedimenti, approvando poche modifiche tecniche ad alcune tabelle di spesa del ministero dell’Economia contenute nel ddl sull’Assestamento 2009. Nessuna modifica è stata apportata al ddl relativo al Rendiconto generale 2008 (ddl 1645), dal quale emerge che nel corso del 2008 l’erario ha registrato accertamenti di entrata pari a 497.746 milioni, con un incremento di 8.116 milioni rispetto alle previsioni definitive, aggiornate dalla legge sull’assestamento di bilancio dello scorso anno. Nella relazione al testo il governo evidenzia tuttavia una diminuzione del gettito 2008 rispetto al 2007 di 1.925 milioni di euro, riconducibile pero’ a “misure di sostegno all’economia reale e dei redditi più bassi, nonché l’intervenuta eliminazione dell’ICI sulla prima casa”.
Senato – commissione Agricoltura: Andria (Pd) nominato vicepresidente al posto di De Castro
Il senatore Alfonso Andria (Pd-Campania) è il nuovo vicepresidente della commissione Agricoltura di palazzo Madama. Nato a Salerno 57 anni fa, Andria è stato nominato ieri dal nono gruppo di lavoro del Senato in sostituzione dell’ex ministro delle Politiche agricole Paolo De Castro che è stato eletto all’Europarlamento di Bruxelles dove ha assunto la presidenza della commissione Agricoltura.
Spetterà alla commissione Industria di palazzo Madama esaminare in sede referente il disegno di legge “Disposizioni in materia di promozione e di svolgimento dell’attività di home food” presentato da Salvo Fleres (Pdl-Sicilia).
Con questo provvedimento il senatore della maggioranza intende promuovere e favorire lo sviluppo di un circuito nazionale di home food, inteso come l’insieme delle attività finalizzate all’erogazione del servizio di ristorazione esercitato da persone fisiche all’interno delle proprie strutture abitative.
In particolare, il testo prevede che i soggetti interessati utilizzino la propria abitazione, fino ad un massimo di due locali, nel rispetto dei requisiti igienico-sanitari stabiliti dalla normativa vigente, dopo aver avviato l’home food con una semplice comunicazione d’inizio attività indirizzata al comune competente.
Infine, per questo particolare settore della ristorazione è prevista l’applicazione del regime fiscale in materia di attività saltuarie.
Senato –la commissione Agricoltura esprime parere favorevole con condizioni sul Dpef 2010 – 2013
La commissione Agricoltura di palazzo Madama si è espressa ieri in sede consultiva sul Documento di programmazione economico-finanziaria 2010-2013, formulando un parere favorevole condizionato sul provvedimento in esame. Infatti il relatore Tomaso Zanoletti (Pdl-Piemonte), che aveva illustrato uno schema di parere favorevole con osservazioni, ha poi riformulato il testo su proposta del sottosegretario Antonio Buonfiglio, trasformando le osservazioni in condizioni. In particolare, il documento raccomanda all’esecutivo di prefigurare ulteriori interventi volti a risolvere i problemi dell’indebitamento delle aziende agricole e della pesca, quali ad esempio il sistema agevolato di accesso al credito. Inoltre, si chiede al governo di tutelare i produttori sui prezzi delle materie prime agricole, eccessivamente ridotti e insufficienti ad assicurare loro un ricavo, nonostante i continui rincari dei prezzi al consumo. Il gruppo di lavoro ha quindi chiesto ai ministri interventi di supporto alle imprese del settore ittico, quali la riforma del sistema previdenziale del comparto, la stabilizzazione degli sgravi previdenziali, il potenziamento della rete di servizi alle aziende secondo il principio comunitario della sussidiarietà orizzontale e l’istituzione di un Fondo per lo sviluppo della filiera. Infine, il documento sollecita l’esecutivo ad attuare quanto prima la linea programmatica, contenuta nel Dpef, relativa al finanziamento del fondo di solidarietà nazionale – incentivi assicurativi. Il testo del senatore Zanoletti è stato quindi approvato dalla commissione. Si ricorda infine che la senatrice Leana Pignedoli (Pd-Emilia Romagna) aveva formulato una proposta di parere contrario che non è stata posta in votazione.
La commissione Giustizia di Montecitorio esaminerà in sede referente la proposta di legge firmata da Mauro Libè (Udc-Emilia Romagna) che prevede di integrare il codice penale con una serie di nuovi delitti contro il territorio per rendere più efficace il contrasto e la repressione dei fenomeni criminali in materia ambientale. In particolare, la proposta di legge prevede l’introduzione, nel libro secondo del codice penale, del titolo VI-bis, relativo ai delitti contro l’ambiente e, tra le altre cose, l’istituzione del reato di associazione per delinquere contro l’ambiente e di una specifica aggravante per l’associazione di tipo mafioso, di cui all’articolo 416-bis del codice penale, quando questa sia mirata ad attività nel campo ambientale. Il testo di Libè prevede inoltre un inasprimento delle pene nei confronti degli enti pubblici colpevoli di collusione e l’introduzione di regole processuali che comprendano la competenza delle direzioni distrettuali antimafia per le nuove ipotesi di reato associativo.
Il progetto del nuovo elettrodotto a 380 chilovatt Santa Barbara – Tavarnuzze – Casellina di Terna provocherà gravi danni al patrimonio paesaggistico e storico-ambientale di Tavarnuzze, sito delle antiche cave medicee. È questa la denuncia di Ermete Realacci (Pd-Toscana), che con un’interrogazione a risposta scritta chiede ai ministri delle Infrastrutture Altero Matteoli e dell’Ambiente Stefania Prestigiacomo di intervenire in tutela del sito. In particolare, Realacci fa riferimento a una proposta già elaborata dai cittadini e dall’amministrazione locale che potrebbe salvaguardare l’area, e permettere la realizzazione di un Parco dell’arte e di un parco pubblico, progetti di riqualificazione e valorizzazione già noti dal 2002. Si tratterebbe di un prolungamento del cavo interrato, già previsto per il centro abitato di Tavarnuzze, di ulteriori 800 metri, evitando così la presenza di tralicci dell’alta tensione nella zona di interesse storico-ambientale. Realacci chiede quindi ai ministri di intervenire a favore di questo progetto, così da tutelare una collina storica e rendere realizzabile il progetto del parco dell’Arte, di grande rilievo culturale.
E’ stato depositato poco fa in Aula alla Camera il maxi-emendamento del governo interamente sostitutivo del disegno di legge di conversione del cosiddetto decreto anti-crisi. La modifica dell’esecutivo (già inviata per e-mail) ricalca il testo approvato dalle commissioni Bilancio e Finanze, tranne che in due parti: una proroga di termini relativa agli studi di settore e l’articolo 14-bis in tema di reti e di interconnessione dell’energia elettrica. Il presidente Gianfranco Fini, che più volte in questi giorni aveva ammonito l’esecutivo a non stravolgere l’articolato così come era stato riscritto dai due gruppi di lavoro per non svuotare il Parlamento dei propri poteri, ha dichiarato ammissibile il maxi-emendamento bocciando però questi due “innesti” perché non discussi dalle due commissioni chiamate a esprimere un parere sul testo in sede referente e perché propongono modifiche sostanziali e non di carattere meramente tecnico. Il sottosegretario all’Economia Alberto Giorgetti ha quindi chiesto due ore di sospensione dei lavori, probabilmente per riformulare ed eventualmente cancellare le norme contestate da Fini. L’Assemblea è riconvocata per le 18,35, quando l’esecutivo, tramite il ministro per i Rapporti con il Parlamento Elio Vito, dovrebbe porre la questione di fiducia. Il voto dovrebbe di conseguenza avvenire 24 ore dopo, ovvero nel pomeriggio di domani, mentre i capigruppo non hanno ancora deciso se le operazioni di voto sul testo nel suo complesso prenderanno in via lunedì o martedì. Una volta approvato da Montecitorio, il provvedimento passerà al Senato, dove dovrà essere esaminato prima dalle commissioni Bilancio e Finanze e poi dall’Aula, che ne ha già calendarizzato l’esame il 30 luglio prossimo. Non ha subito modifiche ed è quindi entrato nella maxi-modifica del governo l’emendamento (14. 03) che introduce l’articolo 14-bis sul finanziamento del sistema informatico di controllo della tracciabilità dei rifiuti, previsto dal comma 3 bis del dlgs 152/2006 (noto come Codice ambientale) e introdotto dall’articolo 2, comma 24, del dlgs 4/2008 relativo a disposizioni integrative al codice ambientale. In pratica, la proposta di modifica prevede l’adozione da parte del ministero dell’Ambiente, entro 180 giorni dalla data di entrata in vigore della legge, di una serie di decreti per istituire il sistema informatico di tracciabilità dei rifiuti, stabilendo le modalità operative di trasmissione dei dati, i tempi e le modalità di attivazione del sistema, le informazioni da fornire e l’entità della copertura finanziaria. Confermata anche la prosecuzione delle attività di competenza del commissario per l’agenzia per la promozione dello sviluppo del Mezzogiorno, in particolare per il completamento dei programmi infrastrutturali irrigui e gli interventi di forestazione nelle aree a rischio idrogeologico della Campania.
Durante la riunione del consiglio dei ministri convocato questa mattina a palazzo Chigi, il governo ha approvato tre schemi di decreti legislativi per riorganizzare e ridefinire le competenze del Centro nazionale per l’informatica nella pubblica amministrazione (Cnipa), del Centro di formazione studi (Formez) e della Scuola superiore della pubblica amministrazione (Sspa) in base alle deleghe previste dall’articolo 24 della legge n. 69/2009 sullo sviluppo economico. I tre decreti legislativi, presentati dai ministri per la Pa, Renato Brunetta, e per l’attuazione del Programma, Gianfranco Rotondi, sono finalizzati a realizzare un sistema unitario d’interventi nel campo dell’informatizzazione della Pa, modernizzando e snellendo l’apparato amministrativo con l’obiettivo generale di sostenere e promuovere il processo d’innovazione per ridurre la spesa pubblica, rendendola un fattore di competitività del sistema economico e produttivo.
L’esecutivo ha poi approvato, su proposta del ministro degli Esteri Franco Frattini, due disegni di legge per la ratifica e l’esecuzione di due accordi, in ambito di assistenza giudiziaria cooperazione nel settore della difesa, sottoscritti con la Moldova.
Su proposta di Brunetta e del titolare della Semplificazione normativa, Roberto Calderoli, il governo ha approvato anche uno schema di regolamento di semplificazione che disciplina il procedimento di recupero coattivo dei diritti di segreteria non versati al registro delle imprese delle Camere di commercio.
Nel corso della riunione sono stati approvati anche i seguenti atti: su proposta dei ministri per le Politiche europee, Andrea Ronchi, e della Giustizia, Angelino Alfano, il decreto legislativo per la disciplina delle sanzioni conseguenti alle violazioni del Regolamento comunitario 1907/2006 (meglio noto come Reach); su proposta dei ministri per le Politiche europee, Andrea Ronchi, e delle Infrastrutture, Altero Matteoli, un decreto legislativo in materia di sicurezza degli aeromobili di Paesi terzi che utilizzano aeroporti comunitari; su proposta del ministro delle Politiche agricole Luca Zaia, è stato approvato uno schema di decreto legislativo (in applicazione del Regolamento comunitario n. 1698 del 2006) che stabilisce le sanzioni amministrative per chi ha ricevuto indebitamente contributi a carico del Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale; su proposta del ministro dell’Ambiente Stefania Prestigiacomo, un disegno di legge che modifica la disciplina sanzionatoria in tema di scarico di acque reflue industriali; su proposta del ministro dell’Istruzione Mariastella Gelmini, un regolamento volto a disciplinare le procedure per il riconoscimento dei titoli di studio accademici (rilasciati dagli Istituti di istruzione superiore stranieri) ai fini professionali e di accesso ai pubblici impieghi e uno schema di regolamento concernente l’organizzazione e il funzionamento dell’Agenzia nazionale di valutazione del sistema universitario e della ricerca; su proposta del ministro dell’Interno, Roberto Maroni, uno schema di regolamento che provvede alla ridefinizione degli Uffici livello dirigenziale e non dell’intero ministero.
Sulla stessa materia, il Consiglio ha approvato in via definitiva, su proposta dei ministri La Russa e Prestigiacomo, anche i regolamenti di riorganizzazione dei ministeri della Difesa e dell’Ambiente, sulla base dei nuovi criteri di riduzione delle spese previsti dl n. 112 del 2008 sui conti pubblici.
Il Consiglio ha poi dato via libera all’estensione dello stato di emergenza, già deliberato per la provincia di Varese, anche ai territori delle province di Bergamo, Como e Lecco, in relazione ai gravi eventi meteorologici verificatisi il 18 luglio scorso.
Successivamente, su proposta del ministro dell’Economia, Giulio Tremonti, d’intesa con il ministro del Welfare, Maurizio Sacconi, il consiglio ha deliberato di nominare i presidenti delle Regioni Molise e Campania, invitati alla riunione, Commissari governativi per gli specifici obiettivi di attuazione dei Piani di rientro della spesa sanitaria e degli effetti finanziari in essi previsti. Alla riunione ha partecipato il presidente della Regione Molise Angelo Michele Iorio.
Infine, il governo ha deliberato alcune nomine. Tra queste, quella di Enrico Giovannini a presidente dell’Istituto nazionale di statistica (Istat), su proposta del ministro Brunetta.
Il governo è intervenuto immediatamente, dichiarando lo stato di emergenza il 18 dicembre scorso, per favorire il recupero delle infrastrutture e la ripresa economica delle aree del territorio nazionale interessate dalle avverse condizioni atmosferiche verificatesi nei mesi di novembre e dicembre 2008
Lo sostiene il sottosegretario di Stato con delega all’istruzione Giuseppe Pizza che ha risposto, nel corso della seduta d’Aula di ieri a palazzo Madama, alle interrogazioni presentate dai senatori eletti in Basilicata Guido Viceconte (Pdl), Cosimo Latronico (Pdl) e Maria Antezza (Pd) per sapere quali interventi sono stati adottati dall’esecutivo per far fronte ai danni causati dal maltempo in quella Regione nel 2008.
In particolare, nella risposta Pizza fa presente che con l’ordinanza della protezione civile n. 3734 i presidenti delle Regioni e delle province autonome di Trento e Bolzano sono stati nominati commissari straordinari per il superamento dell’emergenza e lo stesso provvedimento stanzia 100 milioni di euro per la messa in opera di misure finalizzate a garantire la protezione ambientale e il corretto funzionamento delle infrastrutture dedicate alla difesa idraulica dei corsi d’acqua.
Comunque, ricorda il sottosegretario, il territorio della Regione Basilicata, a cui sono stati assegnati circa 5,8 milioni di euro per il 2008, rientra nelle zone di competenza delle Autorità di bacino interregionali della Basilicata, della Puglia, del Fiume Lao e del Fiume Sele, che hanno approvato e adottato i rispettivi Piani stralcio per l’assetto idrogeologico (Pai) che contengono le perimetrazioni delle aree riconosciute a pericolosità e a rischio frana o alluvione.
In queste aree, quindi, sono vigenti norme di uso del territorio, in attesa della mitigazione dei rischi idrogeologici da realizzare con l’avvio delle opere di difesa del suolo, secondo le priorità d’intervento stabilite.
Infine, Pizza conclude il proprio intervento sostenendo che la Regione non ha ancora richiesto la dichiarazione di stato di calamità per il settore agroalimentare e non ha predisposto il Piano per la difesa delle coste con il quale, attraverso l’individuazione degli squilibri morfologici costieri e delle relative cause, si potranno stabilire organicamente tutte le azioni per l’uso e la difesa dall’erosione del territorio costiero.
La commissione Bilancio di palazzo Madama ha approvato, nel corso della seduta di ieri, il Documento di programmazione economico-finanziaria per il 2010-2013 (Dpef) presentato dal governo in vista della preparazione della prossima manovra finanziaria.
Il disco verde è arrivato dopo la discussione sulle linee generali del documento e le puntualizzazioni del relatore Massimo Garavaglia (Lnp-Lombardia) che ha elogiato l’energica reazione del governo alla crisi economica e finanziaria in corso, sollecitando però una maggiore attenzione alla crescita della disoccupazione e alla necessità di incentivare forme di collaborazione tra il settore pubblico e quello privato per la predisposizione di strumenti nel comparto dei servizi, come gli asili nido, in modo da garantire l’effettivo sostegno alla partecipazione femminile nel mondo del lavoro.
Prima dell’approvazione finale, che ha registrato il voto contrario di tutti i senatori del Pd, è intervenuto il viceministro all’Economia Giuseppe Vegas facendo presente ai rappresentanti dell’opposizione che il governo è seriamente impegnato a garantire il contenimento del livello della spesa in relazione al livello delle entrate. L’aumento della pressione fiscale è da ricondurre al forte calo del Prodotto interno lordo (Pil) e non a interventi di aumento delle aliquote tributarie. Per questo motivo, conclude il viceministro, non è fondata nessuna critica di inerzia mossa all’esecutivo, che anzi ha avviato riforme strutturali, tra le quali si ricorda quella nel settore scolastico e della pubblica amministrazione, che diventeranno operative nel più breve tempo possibile.
Il provvedimento attende ora di essere iscritto nel calendario dell’Aula per l’approvazione definitiva da parte del Senato. Si ricorda, invece, che la commissione Bilancio delal Camera non ha ancora concluso l’esame del Dpef.
Con le audizioni di Claudio Mazzini, responsabile innovazione e valori della Coop Italia, e Daniele Rossi, direttore generale di Federalimentare, è proseguita ieri, presso le commissioni Istruzione e Agricoltura di palazzo Madama, l’indagine conoscitiva sugli organismi geneticamente modificati utilizzabili nel settore agricolo italiano per le produzioni vegetali. Intervenuto per primo di fronte ai membri dei due gruppi di lavoro, Mazzini ha innanzitutto voluto sottolineare l’impegno economico sostenuto dalla Coop che, per garantire la filiera totalmente Ogm-free ai propri prodotti spende circa 10 milioni all’anno. Questo, ha spiegato il responsabile innovazione, perché, in base a diversi sondaggi, appare chiaro che i consumatori italiani ed europei non percepiscono vantaggi concreti dall’impiego di Ogm in agricoltura “a differenza che nei farmaci – ha poi aggiunto – in quanto in quei casi i benefici sono immediati”. Al presidente della commissione Agricoltura Paolo Scarpa Bonazza Buora (Pdl-Veneto), che chiedeva di sapere quali incentivi adotti la Coop per remunerare gli agricoltori che scelgono i metodi tradizionali, Mazzini ha fatto presente che ai produttori viene corrisposto un prezzo aggiuntivo proprio in quanto si chiede loro di utilizzare solo alimenti liberi da organismi geneticamente modificati. Rispondendo infine al presidente della commissione Istruzione Guido Possa (Pdl-Lombardia), il rappresentante della Coop ha sottolineato che il sistema di garanzia del Consorzio nazionale delle cooperative di consumatori è affidato a due enti, uno italiano e uno internazionale “nell’ottica di un maggiore rigore nelle verifiche”.
È assolutamente necessario investire massicce risorse nella ricerca in campo agricolo e alimentare per fugare, una volta per tutte, i dubbi sugli organismi transgenici. Questa, in sostanza, la posizione espressa dal direttore generale della Federazione italiana dell’industria alimentare Daniele Rossi. Da una posizione incentrata sull’ostilità nei confronti degli Ogm, ha spiegato Rossi, negli ultimi anni Federalimentare si è evoluta “verso direzioni più articolate e di ampio respiro”. Il rappresentante della Confindustria dell’agroalimentare ha poi sottolineato come la Federazione sia del tutto contraria all’obbligatorietà di indicare nell’etichetta dei prodotti alimentari la provenienza di ogni materia prima utilizzata essendo invece favorevole a un’indicazione facoltativa dei dati da parte dei singoli produttori.
Camera – Reguzzoni (Lnp): l’esecutivo tuteli attività associazione Licor
In un’interrogazione a risposta scritta indirizzata al ministro delle Politiche agricole Luca Zaia, il deputato della Lega Marco Reguzzoni (Lombardia), ha chiesto di sapere quali strumenti intenda adottare il governo per promuovere l’attività dell’associazione “Licor” che raggruppa otto Regioni e una decina di Comuni sedi di produzioni liquorose di eccellenza come Amaretto di Saronno, Sambuca Molinari e Braulio di Bormio.
Il governo deve riconvocare il tavolo tecnico del settore suinicolo che ha designato Reggio Emilia come sede della commissione unica nazionale, chiamata a fissare il prezzo di riferimento dei prodotti del comparto, perchè risulterebbe essere Mantova la sede più idonea, soprattutto per l’elevato numero di capi allevati (circa un milione e mezzo).
Lo chiede al ministro delle politiche agricole Luca Zaia, con un’interrogazione a risposta scritta, il deputato del Pd Marco Carra, eletto in Lombardia.
Regioni – Sardegna: Art. 68 Pac, più risorse per l’agricoltura dopo l’accordo con Zaia
“E’evidente che l’intesa siglata non risolve tutti i problemi del settore, ma rispetto alla suddivisione iniziale assicura per alcuni comparti una dotazione raddoppiata. Ringrazio il ministro Zaia perché, accogliendo il mio appello dei giorni scorsi, si è impegnato a portare l’emergenza agricoltura anche in Consiglio dei ministri”.
È quanto riportato in un comunicato stampa dell’assessore all’Agricoltura della Regione Sardegna Andrea Prato sull’accordo siglato ieri con il ministero delle Politiche agricole per la ripartizione dei fondi dell’art. 68 della Politica agricola comune (Pac). In seguito all’intesa con il Mipaaf, infatti, la dotazione finanziaria per i settori ovino e caprino per la Regione è passata da 5 a 10 milioni di euro, mentre il settore cerealicolo potrà contare su uno stanziamento di 10 milioni all’anno dal 2010 al 2013. Infine, per la prima volta, rientrano negli aiuti al comparto dei bovini da carne anche le razze sardo-modicana e bruno-sarda.
L’Istituto di servizi per il mercato agricolo alimentare (Ismea) ha pubblicato ieri l’indice dei prezzi dei mezzi correnti di produzione agricola di giugno, evidenziando una diminuzione dello 0,2% rispetto a maggio e una variazione negativa dell’1,7% rispetto allo stesso mese dell’anno scorso.
Dall’analisi degli indici per categorie, risultano variazioni mensili al ribasso per i concimi (-0,5%), per i mangimi (-0,49%) e per i prezzi degli animali (-0,34%), mentre sono stabili quelli degli antiparassitari e delle sementi.
Per il resto, si registrata la ripresa de i prodotti energetici, in aumento dello 0,7% sul mese di maggio a seguito di un incremento dei prezzi dei carburanti dell’1,1%.
In aumento rispetto a maggio 2008, poi, le quotazioni degli animali d’allevamento (23,6), degli antiparassitari (3,3%) e delle sementi (+1,2%).
Positive, anche se in modo più contenuto, le variazioni dei prezzi del materiale vario (+0,1%) e delle spese varie (+0,5%), con le polizze assicurative aumentate del 2,6%.
Infine, per quanto riguarda i costi l’Ismea rileva riduzioni su base annua del 5,5% per i concimi, dell’11,5% per i mangimi e del 8,5% per i prodotti energetici. Il prezzo dei carburanti, in particolare, si è ridotto del 15% rispetto a maggio del 2008, mentre è aumentato del 2,7% il costo dell’energia elettrica.
La Federazione agricola alimentare industriale (Fai-Cisl) e l’Unione italiana lavoratori agroalimentari (Uila-Cisl) hanno seccamente smentito ieri in un comunicato stampa l’interruzione delle trattative sul rinnovo del Contratto collettivo nazionale di lavoro (Ccnl) dell’industria alimentare e le ipotesi di sciopero generale che alcuni organi di stampa avrebbero avanzato. Infatti, nel corso delle trattative, in cui la delegazione di Federalimentare aveva offerto un aumento complessivo pari a 147 euro a fronte della richiesta delle sigle sindacali di 155, Fai e Uila avrebbero rifiutato l’offerta, giudicata insufficiente a tutelare il potere d’acquisto dei salari. Ciononostante, il comunicato dichiara che le due federazioni si starebbero adoperando per migliorare le soluzioni economiche del contratto, e avvieranno una fase di informazione in tutte le aziende.
Per fronteggiare il calo della domanda causato dalla recessione, e la conseguente riduzione dei prezzi del vino sfuso, il Consorzio del Chianti classico ha deciso di applicare una misura innovativa di matrice comunitaria, il cosiddetto “blocage”. In questo modo, attraverso una riduzione temporanea del prodotto di annata da immettere sul mercato, si prevede la regolazione dell’offerta senza che le quotazioni del vino siano compromesse. Lo annuncia un comunicato stampa diffuso ieri dal Consorzio del Chianti, che per primo in Italia ha introdotto questo strumento di stabilizzazione previsto dall’art. 67 del regolamento Ce n. 479/2008 della nuova Organizzazione comune del mercato (Ocm) del vino. Il blocco delle vendite riguarderà il 20% della produzione di Chianti classico 2009, che non potrà quindi essere commercializzata, e rimarrà nelle mani del produttore per un periodo di 24 mesi a partire dalla data della delibera regionale di attuazione dello strumento. Tuttavia, trattandosi di una misura flessibile, il blocage potrà essere revocato su richiesta del Consorzio in qualsiasi momento, anche prima della scadenza dei due anni.
“Questa misura comporta naturalmente uno sforzo economico da parte di tutti i produttori – ha dichiarato il presidente del Consorzio Marco Pallanti – sforzo che potrebbe risultare particolarmente oneroso senza l’intervento del sistema bancario a copertura della mancata liquidità. Per questo motivo il Consorzio si è attivato per trovare nei migliori istituti di credito vantaggiose forme di finanziamento, un buon esempio di come un positivo rapporto tra banche e imprese possa contribuire allo sviluppo dell’economia”.
Il Consorzio ha espresso infine grande soddisfazione per il confronto positivo con gli organi istituzionali, in particolare con la regione Toscana, che ha già assicurato il suo sostegno al provvedimento e la messa a punto dello strumento legislativo necessario per la sua applicazione in tempi rapidissimi.
La nuova impostazione del fermo pesca, più legato alla tutela della risorsa e a un’ottimale organizzazione delle attività, voluta dal sottosegretario all’Agricoltura Antonio Buonfiglio, è senz’altro un bel passo in avanti ma, senza la corretta applicazione degli ammortizzatori sociali, rischia di trasformarsi in una vera e propria debacle. Questo, in sostanza, il messaggio che il segretario generale della Uila pesca Guido Majrone ha voluto lanciare al governo con un comunicato stampa diffuso oggi. “La Uilapesca – si legge nella nota – condivide la nuova impostazione del fermo pesca, voluta dal sottosegretario Antonio Buonfiglio. La novità più rilevante è però l’assenza di misure socio economiche per gli equipaggi, assenza che dovrebbe essere compensata dall’utilizzo degli ammortizzatori sociali stanziati di recente (10 milioni di euro per la Cigs in deroga 2009) a favore dei lavoratori dipendenti del settore, grazie all’impegno profuso dal sindacato”. Majrone spiega inoltre come, malgrado la condivisione, in sede di commissione consultiva sul provvedimento, l’organizzazione sindacale si sia astenuta proprio in ragione dell’incertezza, non ancora fugata, sull’applicabilità delle nuove tutele sociali al progetto complessivo. “Per questo – conclude Majrone – chiediamo al sottosegretario Buonfiglio di chiudere al più presto gli approfondimenti con il ministero del Welfare e di convocare le organizzazioni sindacali”. “Senza una regolamentazione precisa di questo strumento di tutela – conclude il rappresentante sindacale – oltre 10mila lavoratori rischiano di perdere il proprio posto di lavoro”.
Agenda settimanale dal 27 luglio al 2 agosto 2009
Nelle Istituzioni – calendario della settimana dal 27 al 31 luglio 2009
DL 78/2009: provvedimenti anticrisi, nonché proroga di termini e della partecipazione italiana a missioni internazionali (esame C. 2561-A governo) – relatori Chiara Moroni (Pdl-Lombardia) per la V Commissione e Maurizio Fugatti (Lnp-Trentino) per la VI
• Lunedì 27 luglio, ore 11.00 – Camera, Aula, seguito discussione con votazione ordini del giorno a partire dalle 16.30;
• Martedì 28 luglio, ore 13.00 – Camera, Aula, votazione finale;
• Mercoledì 29 luglio, ore 12.00, se trasmesso in tempo utile – Senato, commissioni Bilancio e Finanze in sede referente;
• Giovedì 30 luglio, ore 9.00, se trasmesso in tempo utile – Senato, commissioni Bilancio e Finanze, seguito e conclusione dell’esame;
Documento di programmazione economico-finanziaria relativo alla manovra di finanza pubblica per gli anni 2009-2013 (esame Doc. LVII, n. 2) – relatore per la V commissione della Camera Massimo Bitonci (Lnp-Veneto), per la V commissione del Senato Massimo Garavaglia (Lnp-Lombardia)
• Lunedì 27 luglio, ore 13.30 – Camera, commissione Bilancio, sede referente. In sede consultiva commissioni Ambiente, Cultura, Agricoltura e Politiche Ue;
• Martedì 28 luglio, ore 14.30 – Camera, commissione Bilancio, sede referente;
Rendiconto generale dell’Amministrazione dello Stato per l’esercizio finanziario 2008 (C. 2632 Governo, approvato dal Senato), Disposizioni per l’assestamento del bilancio dello Stato e dei bilanci delle Amministrazioni autonome per l’anno finanziario 2009 (C. 2633 Governo, approvato dal Senato)
• Lunedì 27 luglio – Camera, commissioni Trasporti e Agricoltura in sede consultiva;
• Martedì 28 luglio – Camera, in sede consultiva in tutte le commissioni tranne Bilancio, che esaminerà i testi in sede referente, Finanze e Trasporti;
• Mercoledì 29 luglio – Camera, in sede consultiva nelle commissioni Ambiente, Cultura, Attività produttive, Lavoro e Affari sociali;
Legge di contabilità e finanza pubblica (esame C. 2555 Azzollini, approvato dal Senato) – relatore Antonio Leone (Pdl-Puglia)
• Mercoledì 29 luglio, ore 14.30 – Camera, commissione Bilancio, sede referente;
Interrogazioni a risposta immediata su questioni di competenza del ministero dell’Economia
• Mercoledì 29 luglio, ore 14.00 – Camera, commissione Finanze;
Legge comunitaria 2009 (C. 2449) – relatore Nicola Formichella (Pdl-Campania)
• Lunedì 27 luglio, ore 14.00 – Camera, commissioni Ambiente e Agricoltura in sede consultiva;
• Martedì 28 luglio, ore 14.00 – Camera, commissione Politiche Ue, sede referente. In sede consultiva commissioni Giustizia, Affari sociali e Agricoltura;
Libro verde sui mezzi di ricorso collettivo dei consumatori (seguito esame COM(2008)794 def.) – relatore Benedetto Francesco Fucci (Pdl-Puglia)
• Lunedì 27 luglio, ore 16.30 – Camera, commissione Politiche Ue, atti comunitari;
Relazione sulla partecipazione dell’Italia all’Unione europea nel 2008 (seguito esame Doc. LXXXVII, n. 2) – relatrice Elena Centemero (Pdl-Lombardia)
• Lunedì 27 luglio, ore 17.00 – Camera, commissione Politiche Ue, sede referente;
• Martedì 28 luglio, ore 14.00 – Camera, commissione Politiche Ue, sede referente;
Audizione del sottosegretario di Stato alla presidenza del Consiglio dei ministri Guido Bertolaso nell’ambito dell’indagine conoscitiva sulle politiche per la tutela del territorio, la difesa del suolo e il contrasto agli incendi boschivi
• Mercoledì 29 luglio, ore 14.00 – Camera, commissione Ambiente;
Nuova disciplina del commercio interno del riso (seguito esame C. 1991 Governo) – relatore Roberto Rosso (Pdl-Piemonte)
• Mercoledì 29 luglio, ore 16.00 – Camera, commissione Agricoltura, sede referente;
Sostegno agli agrumeti caratteristici (seguito esame C. 209 Cirielli, C. 1140 Servodio, C. 1153 Catanoso, C. 1736 Caparini, C. 1810 Catanoso, C. 2021 Dima e C. 2392 Cosenza) – relatore Paolo Russo (Pdl-Campania)
• Mercoledì 29 luglio, ore 16.30 – Camera, commissione Agricoltura, comitato ristretto;
Disciplina per la preparazione, il confezionamento e la distribuzione dei prodotti ortofrutticoli di quarta gamma (seguito esame C. 975 Brandolini, C. 2513 Rainieri) – relatore Viviana Beccalossi (Pdl-Lombardia)
• Mercoledì 29 luglio, ore 17.00 – Camera, commissione Agricoltura, comitato ristretto;
Audizione dei rappresentanti della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome nell’ambito dell’indagine conoscitiva sul sistema di finanziamento delle imprese agricole
• Giovedì 30 luglio, ore 14.00 – Camera, commissione Agricoltura;
Audizione dei rappresentanti della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome nell’ambito dell’indagine conoscitiva sulle opere irrigue
• Giovedì 30 luglio, ore 14.30 – Camera, commissione Agricoltura;
Delega al Governo in materia di lavori usuranti, di riorganizzazione di enti, di congedi, aspettative e permessi, nonché misure contro il lavoro sommerso e norme in tema di lavoro pubblico, di controversie di lavoro e di ammortizzatori sociali (S. 1167) – relatori Filippo Saltamartini (Pdl-Sardegna) per la I commissione e Maurizio Castro (Pdl-Veneto) per l’XI
• Mercoledì 29 luglio, ore 15 – Senato, commissioni Affari costituzionali e Lavoro riunite in sede referente;
• Giovedì 30 luglio, ore 11.00 – Senato, commissioni Affari costituzionali e Lavoro riunite in sede referente;
Seguito esame Atto comunitario n. 33 Comunicazione della Commissione al Parlamento europeo e al Consiglio Una PAC semplificata per l’Europa: un successo per tutti – relatore Fedele Sanciu (Pdl-Sardegna)
• Martedì 28 luglio, ore 15.00 – Senato, commissione Agricoltura, atti preparatori legislazione comunitaria;
Disciplina della professione di sommelier e delega al Governo per la regolamentazione della materia (S. 720 Gamba) – relatore Lorenzo Piccioni (Pdl-Piemonre)
• Martedì 28 luglio, ore 16.00 – Senato, commissione Agricoltura, sede referente;
• Mercoledì 29 luglio, ore 16.00 – Senato, commissione Agricoltura, sede referente;
Nuove disposizioni in materia di pesca marittima (seguito esame S. 793 Scarpa Bonazza Buora) – relatore Salvatore Mazzaracchio (Pdl-Puglia)
• Martedì 28 luglio, ore 16.00 – Senato, commissione Agricoltura, sede referente;
• Mercoledì 29 luglio, ore 16.00 – Senato, commissione Agricoltura, sede referente;
Disposizioni concernenti la produzione artigianale e senza fini di lucro di grappe e di acquaviti di frutta (S. 826) – relatore Gianpaolo Vallardi (Lnp-Veneto
• Martedì 28 luglio, ore 16.00 – Senato, commissione Agricoltura, sede referente;
• Mercoledì 29 luglio, ore 16.00 – Senato, commissione Agricoltura, sede referente;
Esame congiunto ddl in materia di indirizzo agricolo di terreni ricadenti nella conterminazione della laguna veneta (S. 1050 e S. 1239) – relatore Fedele Sanciu (Pdl-Sardegna)
• Martedì 28 luglio, ore 16.00 – Senato, commissione Agricoltura, sede referente;
• Mercoledì 29 luglio, ore 16.00 – Senato, commissione Agricoltura, sede referente;
Seguito esame Legge quadro sull’esercizio della pesca nelle acque interne e sulla gestione della fauna ittica e degli ambienti acquatici (S. 1339) – relatore Filippo Piccione (Pdl-Abruzzo)
• Martedì 28 luglio, ore 16.00 – Senato, commissione Agricoltura, sede referente;
• Mercoledì 29 luglio, ore 16.00 – Senato, commissione Agricoltura, sede referente;
Seguito esame modifiche alla legge 3 maggio 1982, n. 203, in materia di equo canone per i contratti agrari (S. 1346) – relatore Laura Allegrini (Pdl-Lazio)
• Martedì 28 luglio, ore 16.00 – Senato, commissione Agricoltura, sede referente;
• Mercoledì 29 luglio, ore 16.00 – Senato, commissione Agricoltura, sede referente;
Audizione di rappresentanti dell’ Unione Nazionale Imprese di Meccanizzazione Agricola (UNIMA), in merito alle problematiche del comparto agromeccanico
• Martedì 28 luglio, ore 15.30 – Senato, commissione Agricoltura.
In Italia e nel mondo – Appuntamenti della settimana dal 27 luglio al 2 agosto 2009
Lunedì 27 luglio
• Roma: protocollo d’intesa per il progetto ‘Reti Amiche’, con ministro per la P.A. Renato Brunetta e presidente Confcommercio, Carlo Sangalli – Palazzo Giureconsulti, piazza Mercanti 2, ore 18;
• Turate (Milano): Conferenza stampa di consegna dei lavori di ampliamento dell’autostrada A9, con Roberto Castelli, Roberto Formigoni, Pietro Ciucci e Raffaele Cattaneo – Cantiere Pavimental, ore 10.30;
• Milano: Manifestazione lavoratori Nokia Siemens Network – Palazzo Regione, via Filzi, ore 14.30;
• Milano: Presentazione del libro ‘Rivoluzione in corso’ con ministro Renato Brunetta, Carlo Sangalli, Carlo Fratta Pasini, Alberto Meomartini e altri – p.za Mercanti 2, ore 17;
• Sofia: Il Parlamento bulgaro vota la fiducia al nuovo governo di centro-destra del primo ministro designato Boiko Borisov;
• Cortina D’Ampezzo (Belluno): il segretario Dario Franceschini partecipa al dibattito “Cortina InconTra Estate 2009” con Fausto Bertinotti, Pala Infiniti;
Martedì 28 luglio
• Roma: presentazione rapporto Enea ‘Energia e Ambiente’, con presidente Autorita’ Energia, Alessandro Ortis – Via Giulio Romano 41, ore 8.30;
• Roma: Cda Terna su approvazione conti primo semestre;
• Milano: Assemblea speciale Unicredit, prima convocazione – via San Protaso 1, ore 11;
• Milano: Presentazione dei risultati dell’indagine congiunturale su industria e artigianato in Lombardia del II trimestre 2009 – via Oldofredi 23, ore 11.30;
• Milano: Assemblea azionisti dei Viaggi del Ventaglio Spa, prima convocazione – via dei Gracchi 35, ore 15;
• Washington: la commissione Giustizia del Senato americano vota sulla candidatura di Sonia Sotomayor a giudice della Corte Suprema;
• Bruxelles: Ue, riunione della troika Ue-Bielorussia, con il commissario Ferrero Waldner;
• Roma: Convegno su diritti e green economy, partecipa Dario Franceschini – Sala convegni di P.zza Montecitorio 123/A, ore 9.30;
Mercoledì 29 luglio
• Roma: Conferenza unificata Stato-Regioni su Documento di programmazione economico finanziaria (Dpef) e dl anticrisi (78/2009);
• Roma: Gala’ di Formiche ‘Fuori Apnea’, con il ministro dell’Economia, Giulio Tremonti – Foro Italico, ore 20.15;
• Roma: Presentazione indagine Excelsior, con il ministro del Lavoro, Maurizio Sacconi, e il presidente Unioncamere, Ferruccio Dardanello – Piazza Sallustio, ore 12;
• Roma: Cda Acea su conti primo semestre;
• Milano: Cda Pirelli su conti primo semestre;
• Milano: Cda Snam Rete Gas su conti primo semestre;
• Milano: Cda Saipem su conti primo semestre;
• Chisinau (Moldova): Elezioni presidenziali;
• Roma: il Presidente Renato Schifani incontra i giornalisti parlamentari per la tradizionale cerimonia del ‘Ventaglio’ – Senato, Palazzo Giustiniani, ore 13.30;
Giovedì 30 luglio
• Roma: Istat diffonde dati su contratti, retribuzioni e conflitti lavoro a giugno – ore 11, via Cesare Balbo;
• Roma: Cda Eni su conti primo semestre;
• Milano: assemblea azionisti di risparmio Unicredit su aumento capitale, terza convocazione – via Tommaso Grossi 10, ore 11;
• Milano: Presentazione risultati indagine congiunturale su agricoltura in Lombardia del II trimestre 2009 – via Filzi, ore 11.30;
• Milano: Assemblea azionisti Viaggi del Ventaglio Spa, seconda convocazione – via dei Gracchi 35, ore 15;
Venerdì 31 luglio
• Roma: Istat diffonde dati su prezzi alla produzione a giugno – Via Cesare Balbo 16, ore 10;
• Roma: Istat diffonde stima su prezzi al consumo a luglio – via Cesare Balbo, ore 11;
• Milano: Conferenza stampa presentazione del Festival del prosciutto di Parma, con presidente consorzio, Tanara, presidente Camera Commercio Parma, Zanlari – p.za Mercanti 2, ore 11.30;
• Milano: Assemblea azionisti Cam Finanziaria Spa, prima convocazione – ore 11.30;
Sabato primo agosto
• Cortina D’Ampezzo (Belluno): il ministro Renato Brunetta partecipa a “Cortina InconTra Estate 2009” – Pala Infiniti, ore 18;
Domenica 2 agosto
• Cortina D’Ampezzo (Belluno): convegno “La mafia della porta accanto” a Cortina InconTra Estate 2009″, partecipano il Procuratore Nazionale Antimafia, Pietro Grasso, il magistrato Antonio Laudati e Stefano Dambruoso, responsabile attivita’ internazionali del ministero della Giustizia – Pala Infiniti, ore 18.