Federazione Regionale dei Dottori Agronomi e dei Dottori Forestali dell’Emilia Romagna

Notiziario del Consiglio Nazionale (Edizione speciale XII Congresso Nazionale)

NOTIZIARIO “SPECIALE CONGRESSO”

CONSIGLIO DELL’ORDINE NAZIONALE DOTTORI AGRONOMI E DOTTORI FORESTALI

www.conaf.it tel. 06.8540174

 

 

Giovedì 6 AGOSTO 2009

 

Edizione speciale per il XII Congresso nazionale Conaf – 8/10 luglio, Reggio Calabria

 

Comunicati stampa CONAF

·        DALL’8 AL 10 LUGLIO A REGGIO CALABRIA UNA TRE GIORNI PER DISCUTERE DELLA PROFESSIONE AGRONOMI E FORESTALI: AL VIA IL XII CONGRESSO TRA GLOBALIZZAZIONE E IDENTITÀ

·        AGRONOMI E FORESTALI A CONGRESSO: 21MILA PROFESSIONISTI AL PASSO CON I TEMPI E AL SERVIZIO DELLA SOCIETÀ ITALIANA

·        AGRONOMI E FORESTALI: PROFESSIONISTI AL SERVIZIO DEL SISTEMA PAESE

·        PREFETTURA DI REGGIO CALABRIA-CONAF: C’E’ L’ACCORDO PER LA GESTIONE DEI BENI CONFISCATI ALLA CRIMINALITA’ IN CALABRIA

·        NASCE IL PRIMO PREMIO GIORNALISTICO AGRONOMI E FORESTALI

·        AGRONOMI, APPELLO AI GRANDI DEL MONDO: “PONETE LA PERSONA E L’AMBIENTE AL CENTRO DELLE VOSTRE POLITICHE”

·        GESTIONE DEI BENI CONFISCATI ALLA CRIMINALITA’ IN CALABRIA SIGLATO PROTOCOLLO FRA PREFETTURA DI REGGIO CALABRIA-CONAF

·        IL NUOVO CONAF: 2008-2013

·        LE PRINCIPALI ATTIVITÀ DI CUI SI OCCUPANO I DOTTORI AGRONOMI E DOTTORI FORESTALI

·        PROGRAMMA – LA PROFESSIONE DEL DOTTORE AGRONOMO E DEL DOTTORE FORESTALE TRA GLOBALIZZAZIONE ED IDENTITA’

·        INTERVISTA AL MINISTRO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI LUCA ZAIA, PER CONAF.IT SUL XII CONGRESSO DI REGGIO CALABRIA

·        UN PORTALE INTERAMENTE DEDICATO AI LAVORI DI REGGIO CALABRIA SU WWW.CONAF.IT IL CONGRESSO CORRE ON LINE

·        TAVOLA ROTONDA

·        LE CONCLUSIONI DEL PRESIDENTE ANDREA SISTI

·       AGRONOMI E FORESTALI: DAL CONGRESSO PIU’ CONSAPEVOLEZZA DELLA CENTRALITA’ DELLA PROFESSIONE

 

 

 

Tesi Congressuali

·        LE TESI CONGRESSUALI

·        TESI CONGRESSUALE N.1 – PERCORSI FORMATIVI TRA UNIVERSITA’ E PROFESSIONE

·        TESI CONGRESSUALE N.2 – SICUREZZA E QUALITA’ ALIMENTARE: LA CERTIFICAZIONE A TUTELA DEL CONSUMATORE

·        TESI CONGRESSUALE N.3 – CREDITO ALLE IMPRESE PER LO SVILUPPO COMPETITIVO DEL MONDO RURALE

·       TESI CONGRESSUALE N.4 – L’IDENTITÀ DEL PAESAGGIO TRA PIANIFICAZIONE DEL TERRITORIO E PROGETTO

 

 

 

Rassegna Stampa

·        AGENZIA IMPRESS – AGRONOMI E FORESTALI A CONGRESSO. SISTI: “MOMENTO DI CONFRONTO INTERNO E CON LA SOCIETÀ (18 giugno 2009)

·        AGENZIA IMPRESS – AGRICOLTURA: AGRONOMI E FORESTALI, AL VIA IL XII CONGRESSO TRA GLOBALIZZAZIONE E IDENTITÀ (7 luglio 2009)

·        AGENZIA IMPRESS – AGRONOMI, AL VIA IL XII CONFRESSO NAZIONALE A REGGIO CALABRIA. FOCUS SULLA PROFESSIONE (8 luglio 2009)

·        AGENZIA IMPRESS – AGRICOLTURA: PREFETTURA DI REGGIO CALABRIA-CONAF, ACCORDO PER LA GESTIONE DEI BENI CONFISCATI (8 luglio 2009)

·        AGENZIA IMPRESS – AGRONOMI, DA REGGIO CALABRIA APPELLO AI GRANDI DEL MONDO (9 luglio 2009)

·        AGENZIA IMPRESS – CULTURA: NASCE IL PRIMO PREMIO GIORNALISTICO AGRONOMI E FORESTALI (9 luglio 2009)

·        AGENZIA IMPRESS – GESTIONE BENI CONFISCATI, PREFETTURA DI REGGIO CALABRIA E CONAF SIGLANO L’ACCORDO (10 luglio 2009)

·        AGENZIA IMPRESS – AGRONOMI E FORESTALI, DAL CONGRESSO PIÙ CONSAPEVOLEZZA DELLA CENTRALITÀ DELLA PROFESSIONE (15 luglio 2009)

·        AGI – AGRONOMI: REGGIO CALABRIA, XII CONGRESSO NAZIONALE (8-10 LUGLIO) (16 giungo 2009)

·        AGI – ‘NDRANGHETA: INTESA PREFETTURA REGGIO-CONAF PER BENI CONFISCATI (8 luglio 2009)

·        AGRAPRESS – INTERVISTA CON ANDREA SISTI, PRESIDENTE DEL CONAF (2 luglio 2009)

·        AGRICOLTURA24 – IL XII CONGRESSO DI AGRONOMI E FORESTALI A REGGIO CALABRIA (8 luglio 2009)

·        AGRICOLTURA ITALIANA ONLINE – AGRICOLTURA, LA SFIDA DEL FUTURO È FRA MERCATO E SOSTENIBILITÀ AMBIENTALE (17 giugno 2009)

·        AGRICOLTURA ITALIANA ONLINE – AGRONOMI E FORESTALI TRA GLOBALIZZAZIONE E IDENTITÀ (25 giugno 2009)

·        AGRICOLTURA ITALIANA ONLINE – XII CONGRESSO NAZIONALE DEI DOTTORI AGRONOMI E FORESTALI (6 luglio 2009)

·        AGRICOLTURAONWEB – AGRICOLTURA: LA SFIDA DEL FUTURO È TRA MERCATO E SOSTENIBILITÀ AMBIENTALE (17 giugno 2009)

·        AGRICOLTURA OGGI – DOTTORI AGRONOMI E DOTTORI FORESTALI PROTAGONISTI A FIRENZE PER TERRA FUTURA: PROGETTAZIONE DEL PAESAGGIO AL CENTRO DELLO SVILUPPO RURALE (8 luglio 2009)

·        AGRICOLTURA OGGI – PREFETTURA REGGIO -CONAF, C’È L’ACCORDO PER LA GESTIONE DEI BENI CONFISCATI (9 luglio 2009)

·        AGRICULTURA.IT – CONAF, IN CALABRIA UN CONGRESSO PER RIFLETTERE SULLA PROFESSIONE (18 giugno 2009)

·        AGRICULTURA.IT – AGRONOMIE FORESTALI, AL VIA IL XII CONGRESSO TRA GLOBALIZZAZIONE E IDENTITÀ (7 luglio 2009)

·        AGRICULTURA.IT – CALABRIA, ACCORDO PREFETTURA-CONAF PER GESTIONE BENI CONFISCATI (8 luglio 2009)

·        AGRICULTURA.IT – CONGRESSO NAZIONALE AGRONOMI, FOCUS SULLA PROFESSIONE (8 luglio 2009)

·        AGRICULTURA.IT – AGRONOMI, DA REGGIO CALABRIA APPELLO AI GRANDI DEL MONDO (9 luglio 2009)

·        AGRICULTURA.IT – NASCE IL PRIMO PREMIO GIORNALISTICO AGRONOMI E FORESTALI (9 luglio 2009)

·        AGRICULTURA.IT – GESTIONE BENI CONFISCATI, ACCORDO TRA PREFETTURA REGGIO CALABRIA E CONAF (10 luglio 2009)

·        AGRICULTURA.IT – AGRONOMI: PIÙ CONSAPEVOLEZZA DELLA CENTRALITÀ DELLA PROFESSIONE (15 luglio 2009)

·        AGRINEWS.INFO – XII CONGRESSO NAZIONALE DEI DOTTORI AGRONOMI E DEI DOTTORI FORESTALI (14 maggio 2009)

·        AGRINEWS.INFO – LA PROFESSIONE DEL DOTTORE AGRONOMO E DEL DOTTORE FORESTALE TRA GLOBALIZZAZIONE E IDENTITÀ – XII CONGRESSO CONAF (8 luglio 2009)

·        AGRISOLE – “RAFFORZARE IL RUOLO DEGLI AGRONOMI” (3 luglio 2009)

·        ANSA – A REGGIO IL CONGRESSO NAZIONALE AGRONOMI (18 giugno 2009)

·        ANSA – MAFIA, AGRONOMI: VADEMECUM PER LA GESTIONE DEI TERRENI CONFISCATI (25 giugno 2009)

·        ANSA- MAFIA, AGRONOMI: VADEMECUM PER LA GESTIONE DEI TERRENI CONFISCATI (26 giugno 2009)

·        ANSA – ‘NDRANGHETA, REGGIO C., INTESA PER GESTIONE BENI CONFISCATI (8 luglio 2009)

·        ANSA- MAFIA, AGRONOMI: VADEMECUM PER LA GESTIONE DEI TERRENI CONFISCATI (8 luglio 2009)

·        APCOM – IL 10 LUGLIO ACCORDO GESTIONE BENI CONFISCATI MAFIE (8 luglio 2009)

·        ARCHITETTO.INFO – LA PROFESSIONE DEL DOTTORE AGRONOMO E DEL DOTTORE FORESTALE TRA GLOBALIZZAZIONE E IDENTITÀ – XII CONGRESSO CONAF (19 giugno 2009)

·        AVVENIRE – AGRONOMI E FORESTALI A CONGRESSO: 21MILA PROFESSIONISTI AL PASSO CON I TEMPI (9 luglio 2009)

·        BORTONE VIVAVI – XII CONGRESSO NAZIONALE DEI DOTTORI AGRONOMI E FORESTALI (6 luglio 2009)

·        CALABRIA ORA – CONGRESSO DEL CONAF, AGRONOMI A CONFRONTO (19 giugno 2009)

·        CALABRIA ORA – GLI AGRONOMI A CONGRESSO (9 luglio 2009)

·        CALABRIA ORA – AGRONOMI, OGGI SI CHIUDE (10 luglio 2009)

·        EDILONE.IT – LA PROFESSIONE DEL DOTTORE AGRONOMO E DEL DOTTORE FORESTALE TRA GLOBALIZZAZIONE E IDENTITÀ – XII CONGRESSO CONAF (8 luglio 2009)

·        FRESHPLAZA.IT – REGGIO CALABRIA: XII CONGRESSO NAZIONALE AGRONOMI E DOTTORI FORESTALI CONAF (8 luglio 2009)

·        GAZZETTA DEL SUD – GLI AGRONOMI IN CONGRESSOA REGGIO (19 giugno 2009)

·        GAZZETTA DEL SUD – GLI AGRONOMI “SEMINANO” IL LORO FUTURO (9 luglio 2009)

·        GAZZETTA DEL SUD – RUOLO DEGLI AGRONOMI STRATEGICO PER LA TUTELA DEL NOSTRO TERRITORIO (10 luglio 2009)

·        IL GIORNALE DI CALABRIA – A REGGIO IL CONGRESSO NAZIONALE AGRONOMI (19 giugno 2009)

·        IL DOMANI DELLA CALABRIA- BOVA: “NECESSARIA LEGGE IN FAVORE DEGLI AGRONOMI” (19 giugno 2009)

·        IL DOMANI DELLA CALABRIA – PROFESSIONISTI IN RIVA ALLO STRETTO (19 giugno 2009)

·        IL DOMANI DELLA CALABRIA – ACCORDO TRA PREFETTURA E CONAF (9 luglio 2009)

·        IL DOMANI DELLA CALABRIA – SIGLATO ACCORDO TRA PREFETTURA E CONAF (13 luglio 2009)

·        IL FATTO ONLINE – BENI CONFISCATI, INTESA TRA PREFETTURA E CONAF PER GESTIONE (8 luglio 2009)

·        IL QUOTIDIANO DELLA CALABRIA – AGRONOMI RIUNITI IN RIVA ALLO STRETTO (19 giugno 2009)

·        IL QUOTIDIANO DELLA CALABRIA – REGGIO: INTESA TRA PREFETTURA E CONAF PER L’UTILIZZO DEI BENI CONFISCATI ALLA ‘NDRANGHETA (8 luglio 2009)

·        IL QUOTIDIANO DELLA CALABRIA – GLI AGRONOMI SCOMMETTONO SULLA CALABRIA (10 luglio 2009)

·        IL SOLE 24 ORE – AGRONOMI IMPEGNATI NELLE TERRE CONFISCATE (14 luglio 2009)

·        ITALIA A TAVOLA – AGRONOMI E FORESTALI CHIEDONO CENTRALITÀ PER LA PROFESSIONE (15 luglio 2009)

·        ITALIANEWS – REGGIO: INTESA TRA PREFETTURA E CONAF PER L’UTILIZZO DEI BENI CONFISCATI ALLA ‘NDRANGHETA (8 luglio 2009)

·        ITALIAOGGI – AGRONOMI E FORESTALI, CONGRESSO A REGGIO CALABRIA (26 giugno 2009)

·        ITALIAOGGI – AGRONOMIE FORESTALI, DA OGGI IL CONFRONTO A REGGIO CALABRIA (8 luglio 2009)

·        ITALIAOGGI – AL SERVIZIO DEL SISTEMA PAESE (9 luglio 2009)

·        ITALIAOGGI – REGGIO CALABRIA, ACCORDO TRA PREFETTURA E AGRONOMI (10 luglio 2009)

·        ITALIAOGGI – IL CONAF RIPENSA LA FORMAZIONE (16 luglio 2009)

·        LIBERO NEWS –  SIGLATO ACCORDO TRA PREFETTURA E CONAF (11 luglio 2009)

·        L’INFORMATORE AGRARIO – LE NUOVE SFIDE DI AGRONOMI E FORESTALI (27 giugno 2009)

·        L’INFORMATORE AGRARIO – IL CONGRESSO RILANCIA L’AGRONOMO DI PROFESSIONE (17 luglio 2009)

·        MARKETPRESS.INFO – REGGIO CALABRIA, 8 – 10 LUGLIO 2009: XII CONGRESSO NAZIONALE DEI DOTTORI AGRONOMI E DEI DOTTORI FORESTALI (19 giugno 2009)

·        MASSIRIVERSO – ‘NDRANGHETA, MARONI UFFICIALIZZA INTESA TRA LA PREFETTURA E IL CONAF (8 luglio 2009)

·        NEWSTIN – IL 10 LUGLIO ACCORDO GESTIONE BENI CONFISCATI A MAFIE (8 luglio 2009)

·        NEWZ.IT – BOVA:”UNA LEGGE REGIONALE A SOSTEGNO DI AGRONOMI E FORESTALI” (18 giugno 2009)

·        REGGIO TV – BOVA: “FONDAMENTALE CONTRIBUTO AGRONOMI PER LO SVILUPPO” (18 giugno 2009)

·        REGGIO TV – MAFIA, AGRONOMI: VADEMECUM PER GESTIRE TERRENI CONFISCATI (25 giugno 2009)

·        REGGIO TV – XII CONGRESSO NAZIONALE CONAF AL VIA (8 luglio 2009)

·        REGGIO TV – ‘NDRANGHETA, REGGIO, INTESA PER GESTIONE BENI CONFISCATI (8 luglio 2009)

·        REGGIO TV – AL VIA IL XII CONGRESSO CONAF A REGGIO (9 luglio 2009)

·        SCIENZEAGRARIE.COM – INIZIA OGGI IL XII CONGRESSO NAZIONALE DEGLI AGRONOMI (9 luglio 2009)

·        STRILL.IT – LA NOTA DI BOVA SU AGRONOMI (18 giugno 2009)

·        STRILL.IT – AGRONOMI: UN VADEMECUM PER LA GESTIONE DEI TERRENI CONFISCATI (25 giugno 2009)

·        STRILL.IT – ‘NDRANGHETA: INTESA TRA LA PREFETTURA E IL CONAF (8 luglio 2009)

·        STRILL.IT – GIORNALISMO: ORDINE E CONAF LANCIANO CONCORSO NAZIONALE (9 luglio 2009)

·        TEATRO NATURALE – AGRONOMI E FORESTALI A CONGRESSO PER INTERROGARSI SUL RUOLO DELLA PROFESSIONE (4 luglio 2009)

·        TELEREGGIO – GESTIONE BENI CONFISCATI, ACCORDO TRA PREFETTURA E CONAF (9 luglio 2009)

·        TERRA E VITA – IL XII CONGRESSO DI AGRONOMI E FORESTALI A REGGIO CALABRIA (4 luglio 2009)

·        TIGULLIOVINO.IT – XII CONGRESSO TRA GLOBALIZZAZIONE E IDENTITÀ (8 luglio 2009)

·        TOURING 104 – ‘NDRANGHETA, INTESA PER GESTIONE BENI CONFISCATI (8 luglio 2009)

·        VIRGILIO.IT – IL 10 LUGLIO ACCORDO GESTIONE BENI CONFISCATI MAFIE (8 luglio 2009)

 

 

 

 

 

 

 

 

Comunicati stampa CONAF

 

 

DALL’8 AL 10 LUGLIO A REGGIO CALABRIA UNA TRE GIORNI PER DISCUTERE DELLA PROFESSIONE AGRONOMI E FORESTALI: AL VIA IL XII CONGRESSO TRA GLOBALIZZAZIONE E IDENTITÀ

 

“La professione del dottore agronomo e del dottore forestale tra globalizzazione e identità”. E’ questo è il tema al centro del dodicesimo Congresso dei dottori Agronomi e dottori Forestali, al via domani, giovedì 8 luglio a Reggio Calabria, fino a venerdì 10 luglio 2009. Sarà un’occasione di confronto per stimolare una profonda riflessione sulla professione, sulle scelte tecniche, progettuali e pianificatorie che molti agronomi e forestali (21mila gli iscritti) sono chiamati a compiere nel corso della propria attività. Dopo l’ultimo congresso di Roma 2003, il corso del “nuovo” Conaf riparte dalla città dello Stretto: il via nel pomeriggio di mercoledì 8 luglio (presso il Teatro Cilea) con le relazioni di Stefano Poeta, presidente della Federazione della Regione Calabria, e del presidente del Conaf Andrea Sisti. La seconda giornata, di giovedì 9 luglio, si aprirà con l’assemblea dei delegati, e a seguire si affronteranno le quattro tesi congressuali: “Percorsi formativi tra università e professione”, “Sicurezza e qualità alimentare: la certificazione a tutela del consumatore”, “Credito alle imprese per lo sviluppo competitivo del mondo rurale”, “L’identità del paesaggio tra pianificazione del territorio e progetto”. Nel pomeriggio, è in programma una tavola rotonda a cui parteciperanno rappresentanti nazionali, regionali e locali delle istituzioni. Introdurrà i lavori sul tema “Paesaggio, prodotti agro-alimentari di qualità, turismo: un progetto per il Paese” il vice presidente del Conaf Rosanna Zari. Fra gli interventi il sottosegretario alle Politiche agricole Antonio Buonfiglio, l’assessore all’Agricoltura della Regione Calabria Mario Pirillo, il coordinatore della commissione Politiche agricole nella Conferenza delle Regioni e delle Province autonome Enzo Russo, l’assessore all’Urbanistica della Regione Calabria Michelangelo Tripodi, il direttore generale dello sviluppo rurale del Mipaaf Giuseppe Blasi, Mauro Agnolotti del dipartimento di Scienze e tecnologie ambientali della facoltà di agraria di Firenze, il nutrizionista Carlo Cannella, ordinario di Scienza dell’alimentazione dell’università La Sapienza di Roma, il direttore di Recep – Enelc (European network of local and regional authorities for the implementation of the European landscape convention) Riccardo Priore, il presidente nazionale Inipa (Ente per la formazione dell’agroalimentare) Pietro Santo Molinaro, il presidente nazionale Turismo Verde Walter Trivellizzi, il consigliere di presidenza di Federturismo Confindustria Maria Carmela Colaiacovo, il presidente onorario di Slow Food Italia Carlo Petrini, il direttore di Symbola Domenico Sturabotti, il presidente Inu (Istituto nazionale urbanistica) Calabria Francesco Rossi, e il presidente di Città del vino Valentino Valentini.  Chiusura dei lavori prevista per venerdì 10 luglio, con l’assemblea dei delegati e la conclusione delle sessioni. Infine verrà redatto il documento congressuale finale a cura del presidente Conaf, Andrea Sisti, con il Coordinatore della Conferenza Permanente dei Presidenti di Federazione Oronzo Antonio Milillo,  e il presidente della Federazione degli Ordini dei Dottori Agronomi e Dottori Forestali della Calabria Stefano Poeta.

 

 

 

AGRONOMI E FORESTALI A CONGRESSO: 21MILA PROFESSIONISTI AL PASSO CON I TEMPI E AL SERVIZIO DELLA SOCIETÀ ITALIANA

 

Il presidente Conaf Andrea Sisti: “Professione che merita ruolo adeguato ai tempi”.

Il Ministro Luca Zaia: “Collaborazione più stretta fra Mipaaf e Conaf”

 

Dopo sei anni dall’ultimo congresso, i dottori agronomi e forestali tornano a discutere sul futuro della loro professione, tra globalizzazione e identità. Un modo anche per festeggiare gli 80 anni dalla istituzione del Consiglio Nazionale. Proprio il Conaf (Consiglio dell’Ordine nazionale dei dottori agronomi e dottori forestali), infatti, ha convocato a Reggio Calabria, dall’8 all’10 luglio, il XII congresso nazionale per discutere di una professione profondamente evoluta negli ultimi anni. 21mila sono gli iscritti all’Ordine, di cui oltre 17mila sono dottori agronomi e poco meno di tremila sono i dottori forestali. In netta prevalenza gli uomini (quasi 17mila) rispetto alle donne che sono appena 3.765.

 

“Vogliamo discutere di una professione – ha detto il presidente Conaf, Andrea Sisti – che negli anni ha aumentato il proprio ruolo nei confronti dei consumatori, dell’ambiente e del territorio e, più in generale, della società. Oggi, gli agronomi si occupano di certificazione degli alimenti, di pianificazione ambientale e di salute pubblica. Tanti e delicati ruoli che meritano un formazione e un riconoscimento adeguati ai tempi”.

 

“L’istruzione universitaria – ha sottolineato il Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali, Luca Zaia, per www.conaf.it in occasione del Congresso reggino – riveste un ruolo fondamentale nella formazione dei futuri dottori agronomi e forestali. E l’agricoltura ha bisogno di giovani preparati, pronti ad affrontare le sfide del mercato. Per questo nel primo anno di lavoro al dicastero ho destinato parte dei fondi destinati alla ricerca (4,5 mln di euro) per finanziare strumenti di formazione per giovani studenti e ricercatori in Italia e all’estero. Con i dottori agronomi e forestali vogliamo rinnovare la necessità di una sempre più stretta collaborazione”.

 

“Crisi energetiche e problemi ambientali, carenze d’acqua e cambiamenti climatici – ha affermato Stefano Poeta, presidente della Federazione dei dottori agronomi e dottori forestali della Calabria (1250 iscritti) – devono rappresentare una priorità per la politica nazionale e locale. Da una parte i Paesi emergenti stanno diventando temibili concorrenti per le produzioni mediterranee, dall’altra i nostri terreni agricoli e forestali rischiano una urbanizzazione incontrollata. In questo quadro il ruolo della nostra professione è sempre più fondamentale, le nostri funzioni dovranno essere ampliate in virtù di questa missione civile” 

 

I lavori prevedono la discussione di quattro tesi congressuali dedicate alla formazione tra università e professione, sicurezza e qualità alimentare, credito alle imprese, identità del paesaggio. Inoltre, è in programma (giovedì 9 luglio) una tavola rotonda dal titolo “Paesaggio, prodotti agroalimentari di qualità, turismo. Un progetto per il Paese”. Previsti, tra gli altri, gli interventi del sottosegretario alle Politiche agricole, Antonio Buonfiglio, del direttore generale dello sviluppo rurale del Mipaaf Giuseppe Blasi, Mauro Agnoletti del dipartimento di Scienze e tecnologie ambientali della facoltà di agraria di Firenze, il nutrizionista Carlo Cannella, ordinario di Scienza dell’alimentazione dell’università La Sapienza di Roma, Pietro Santo Molinaro, il presidente nazionale Turismo Verde Walter Trivellizzi, il consigliere di presidenza di Federturismo Confindustria Maria Carmela Colaiacovo, il segretario di Slow Food Italia Silvio Barbero, il direttore di Symbola Domenico Sturabotti, il presidente Inu (Istituto nazionale urbanistica) Calabria Francesco Rossi, e il presidente di Città del vino Valentino Valentini.

 

 

 

AGRONOMI E FORESTALI: PROFESSIONISTI AL SERVIZIO DEL SISTEMA PAESE

 

Il presidente Andrea Sisti: <<La categoria deve interrogarsi sul ruolo della professione. Il Congresso è uno dei momenti più alti per un confronto al proprio interno e con la società>>

 

La professione del dottore agronomo e del dottore forestale tra globalizzazione e identità. Sarà questo il tema al centro del XII congresso nazionale, nell’ottantesimo anno dalla costituzione del Consiglio, in programma a Reggio Calabria dall’8 al 10 luglio.

Un’occasione di confronto per stimolare una profonda riflessione sulla professione, sulle scelte tecniche, progettuali e pianificatorie che molti agronomi e forestali sono chiamati a compiere nel corso della propria attività.

 

<<Gli obiettivi di una professione devono convergere in un progetto Paese. – spiega il Presidente del Conaf Andrea Sisti –  Il Congresso è uno dei momenti in cui la categoria si confronta al proprio interno e dal proprio interno si proietta verso la società. Questa è una professione che ha visto l’evolversi di tecnici specialisti del settore rurale in professionisti certificatori degli alimenti per la tutela del consumatore, in progettisti e pianificatori del paesaggio, in tecnici attenti ai problemi ambientali e tutela della salute pubblica>>.

Tra gli argomenti che saranno affrontati al congresso: il rapporto tra paesaggio, prodotti di qualità e turismo, nella tavola rotonda prevista per il 9 luglio. Le quattro tesi congressuali saranno invece: percorsi formativi tra università e professione, sicurezza e qualità alimentare, credito alle imprese, identità del paesaggio. Questi identificano quattro temi professionali di grande attualità e di grande importanza per la società, dalla loro discussione emergerà il punto di vista della categoria come utile contributo per lo sviluppo del Paese.

 

<<Mi auguro – conclude il presidente Sisti – che lo svolgimento delle tesi congressuali dia un contributo di riflessione utile all’intera categoria, consentendoci di esercitare al meglio la nostra professione, al servizio dei cittadini e del Paese>>.

 

<<Dopo sei anni torna il congresso del Conaf con delegati e partecipanti da ogni parte d’Italia – spiega Rosanna Zari, vice presidente del Consiglio dell’Ordine Nazionale dei dottori agronomi e dei dottori forestali – La grande partecipazione e adesione dimostra che la nostra professione è sempre più centrale e dinamica rispetto alle esigenze della società>>.

 

<<La Federazione della Calabria – sottolinea il Presidente della Federazione degli ordini dei dottori agronomi e dei dottori forestali della Calabria Stefano Poeta – è lieta di ospitare questo importante appuntamento occasione di crescita e implementazione delle conoscenze che metteremo al servizio della società civile calabrese>>. 

 

 

 

PREFETTURA DI REGGIO CALABRIA-CONAF: C’E’ L’ACCORDO PER LA GESTIONE DEI BENI CONFISCATI ALLA CRIMINALITA’ IN CALABRIA

 

Il Ministro dell’Interno Maroni ha autorizzato l’accordo

Venerdì 10 luglio alla Prefettura di Reggio Calabria, la firma del protocollo fra il Prefetto Musolino e il presidente Conaf Sisti

 

Il Ministro dell’Interno Roberto Maroni ha autorizzato l’accordo fra la Prefettura di Reggio Calabria e il Conaf, Consiglio dell’Ordine nazionale dei dottori agronomi e dottori forestali, per la gestione dei beni confiscati alla criminalità organizzata.

 

Il via libera del Ministero è giunto proprio in occasione dell’inaugurazione del XII Congresso nazionale dei dottori agronomi e dottori forestali, che si apre oggi, 8 luglio (fino al 10 luglio), a Reggio Calabria. E già venerdì 10 luglio, ore 10.30, presso la Prefettura di Reggio Calabria verranno apposte le firme del Prefetto reggino Francesco Musolino e del presidente Conaf Andrea Sisti sul protocollo di collaborazione.

 

<<Esprimo grande soddisfazione – commenta il presidente Sisti – per la pronta autorizzazione del Ministro Maroni, che si è dimostrato sensibile e attento alla nostra proposta di collaborazione, resa possibile grazie alla brillante intuizione del Prefetto Musolino. Con la firma del protocollo, si avvia un importante percorso per i dottori agronomi e dottori forestali al servizio della società civile>>.

 

La finalità del protocollo è appunto quella di utilizzare al meglio le competenze professionali della categoria degli agronomi e forestali per le esigenze della Prefettura stessa, con particolare riferimento alla gestione dei beni confiscati alla malavita organizzata. 

 

 

 

Collaborazione tra Conaf e Ordine Nazionale dei Giornalisti. A settembre pubblicato il bando

NASCE IL PRIMO PREMIO GIORNALISTICO AGRONOMI E FORESTALI

 

Annunciato dal presidente Conaf, Andrea Sisti, e dal segretario Odg, Enzo Iacopino durante il XII Congresso di Reggio Calabria. Il concorso prevede anche borse di studio per giovani giornalisti .

 

Il Consiglio nazionale dell’Ordine Nazionale dei Dottori Agronomi e dei Dottori Forestali e l’Ordine dei Giornalisti lanciano il primo premio-concorso interamente dedicato al mondo del giornalismo agricolo e forestale. E lo fanno durante le giornate del XII Congresso del Conaf in corso a Reggio Calabria (8-10 luglio).

 

Obiettivo del Premio è sensibilizzare il mondo dell’informazione italiana a temi sempre più importanti e centrali per l’opinione pubblica: la sicurezza alimentare, la corretta gestione del patrimonio ambientale e agricolo forestale.

 

“Siamo fortemente determinati – spiega il presidente del Conaf, Andrea Sisti – a creare una sempre maggiore consapevolezza che se vogliamo la qualità, cibi sicuri, meno disastri ambientali e naturali, dobbiamo stringere un legame sempre più forte con i cittadini. Gli agronomi, infatti, hanno una funzione che negli anni è diventata sempre più importante per tanti aspetti del nostri vivere e siamo convinti che, insieme all’Ordine Nazionale dei giornalisti, riusciremo a far capire il ruolo sociale di questa figura professionale. In primo luogo ai responsabili della comunicazione e, quindi, all’opinione pubblica”.

 

Il Premio, con cadenza annuale, intende valorizzare articoli, inchieste, documentari che, nel corso dell’ultimo anno, abbiano trattato temi connessi al settore agricolo e forestale su tre aree tematiche: ambiente e paesaggio; filiera agro-alimentare; sicurezza sul lavoro. Potranno partecipare tutti i giornalisti che abbiano pubblicato su quotidiani e periodici, stampa tecnica e specializzata, emittenti radiofoniche e televisive, testate on line.

 

“L’Ordine dei Giornalisti – dice il segretario dell’Odg Enzo Iacopino – è ben lieto di condividere con il Conaf questa iniziativa che punta a premiare i colleghi che si siano distinti nella pubblicazione di tematiche scientifiche con evidenti obiettivi di divulgazione. Quelli dell’ambiente e della salute alimentare, infatti, sono temi sempre più importanti nel nostro Paese e meritano un’attenzione tutta particolare da parte degli organi d’informazione. Inoltre, verranno attivate anche borse di studio per giovani giornalisti e questo sarà il contributo più importante per creare una generazione di giornalisti “ambientali”

Il prossimo settembre verrà pubblicato il bando. La premiazione è prevista a Roma nella primavera del 2010.

 

 

 

AGRONOMI, APPELLO AI GRANDI DEL MONDO: “PONETE LA PERSONA E L’AMBIENTE AL CENTRO DELLE VOSTRE POLITICHE”

 

Il messaggio ai grandi della Terra del presidente del Conaf Andrea Sisti

 

Ci aspettiamo dal G8 scelte coraggiose dove la politica considera i popoli e non solo i capitali. E più considerazione e rispetto per l’ambiente e cultura. Questo il messaggio del presidente del Consiglio dell’Ordine nazionale dei dottori agronomi e dottori forestali, Andrea Sisti, in occasione del XII Congresso nazionale in svolgimento a Reggio Calabria fino a domani 10 luglio. Un appuntamento, quello del G8, che dovrebbe fare i conti con la crisi che attanaglia il mondo, dettando nuove regole e soprattutto un codice etico per la finanza e per il nuovo “mercato”.

 

<<La spinta globalizzatrice che in questi anni ha pervaso l’economia mondiale, la finanza, – ha detto Sisti – non ha globalizzato i popoli, anzi li ha resi più deboli, più “soli”. I flussi migratori sono aumentati dai Paesi più poveri ai Paesi più ricchi, le sperequazioni sempre più forti, le crisi e le speculazioni sulle derrate alimentari sempre più frequenti. In questi anni – ha proseguito – abbiamo assistito ad uno spostamento del valore dal capitale umano al capitale finanziario, spostando di conseguenza la scala dei valori dal lavoro umano, cioè dalla produzione di beni e servizi a quella della finanza, cioè credito su credito, o meglio, debito su debito. Probabilmente con questa crisi si è chiuso il capitolo del capitalismo finanziario post-comunista e si aprirà lo scenario di un mercato più attento all’uomo, dove l’uomo, la persona, è al centro della politica, dell’economia>>.

 

Inoltre il presidente Conaf ha ricordato che la globalizzazione è stata governata da un sistema anglosassone del “mercatismo” fatto da regole e non-regole, sistema che sicuramente oggi è stato messo in discussione e va ripensato. <<Le società di rating – ha proseguito Sisti – ne sono un esempio, la spersonalizzazione dei controlli altrettanto. Per noi un esempio di una problematica più ampia, delle nuove regole del “mercato”, è l’espressione del valore non solo come “prezzo”, ma di un valore che consideri l’etica, l’ambiente e la cultura. La strategia introdotta in Europa per le professioni risente di questa originaria impostazione; banalizzando, le professioni intellettuali sono un servizio, i problemi sono il prezzo, l’accesso e la mobilità>>. Ambiente e paesaggio al centro delle attenzione del Conaf, con l’obiettivo di realizzare un esatto equilibrio con le produzioni agroalimentari di qualità, un territorio rispettoso delle identità locali, delle proprie qualità. <<Gli agronomi e forestali – ha puntualizzato Sisti – ci sono e vogliono dare un contributo di idee e di valori, con le esperienze di professionisti che lavorano sul campo. Proprio partendo dalla Calabria, regione simbolo di un nuovo rinascimento italiano, che coniuga ambiente, qualità agroalimentare e turismo>>. 

 

E dall’Europa il Conaf si aspetta idee e progetti: <<Occorre che il nuovo Parlamento Europeo che si insedia in questi giorni ripensi sia la direttiva “qualifiche” che la direttiva “servizi” – ha sottolineato Sisti – introducendo principi e valori che rispettino le comunità locali, le persone, perché una grande Europa si fa con il volere dei popoli e non con i burocrati>>.

 

 

 

Nella terza giornata del XII Congresso degli agronomi e forestali a Reggio Calabria

GESTIONE DEI BENI CONFISCATI ALLA CRIMINALITA’ IN CALABRIA SIGLATO PROTOCOLLO FRA PREFETTURA DI REGGIO CALABRIA-CONAF

 

Il presidente Conaf Sisti: <<Un momento storico per il mondo ordinistico>>

 

Siglato questa mattina il protocollo d’intesa fra la Prefettura di Reggio Calabria e il Conaf, Consiglio dell’Ordine nazionale dei dottori agronomi e dottori forestali, per la gestione dei beni confiscati alla criminalità organizzata. La firma apposta dal Prefetto di Reggio Calabria, Francesco Musolino, e il presidente del Conaf, Andrea Sisti, è avvenuta presso la Prefettura di Reggio Calabria, alla presenza dei presidenti degli Ordini provinciali della Calabria

 

Solo due giorni fa il Ministero dell’Interno Roberto Maroni aveva autorizzato l’accordo, e oggi in occasione della terza ed ultima giornata del XII Congresso nazionale dei dottori agronomi e dottori forestali, di Reggio Calabria, l’importante firma che avvia un progetto pilota unico in Italia nel suo genere. <<Si tratta di un giorno molto importante per tutto il mondo ordinistico – ha affermato il presidente Conaf Sisti –, su queste terre possono adesso svilupparsi imprese credibili e sostenibili. Con la firma del protocollo, si avvia un importante percorso per i dottori agronomi e dottori forestali al servizio della società civile, cui mettiamo a disposizione le nostre professionalità. Ringrazio il Prefetto Musolino per la brillante intuizione e per la costruttiva collaborazione che ha portato a questo risultato storico>>.

 

Nel protocollo d’intesa per l’individuazione dei criteri e delle metodologie finalizzate al miglior utilizzo dei terreni confiscati alla criminalità organizzata nella provincia di Reggio Calabria. Fra gli obiettivi del protocollo: quello di giungere ad assegnazioni ai Comuni rapide ed efficaci, anche attraverso lo sviluppo di progetti integrati basati sull’utilizzo dei terreni confiscati alla criminalità organizzata, le parti si impegnano alla più ampia e reciproca collaborazione finalizzata a individuare e possibilmente risolvere tutte le eventuali problematicità derivanti da situazioni evidenziate in sede di istruttoria svolta dall’Agenzia del Demanio. Nelle fasi antecedenti alla destinazione e consegna dei beni, gli iscritti all’Ordine dei dottori agronomi e dottori forestali si impegnano a collaborare con la Prefettura, con l’Agenzia del Demanio e con enti territoriali interessati in modo da evidenziare e segnalare già nella fase di approntamento delle relazioni di stima da parte del Demanio le caratteristiche dei terreni oggetti della confisca, avuto riguardo alla conformazione fisica degli stessi ed al possibile sfruttamento nell settore agricolo e zootecnico. La collaborazione, inoltre, potrà essere fornita dai dottori agronomi e dottori e dottori forestali direttamente agli Enti territoriali destinatari dei provvedimenti di assegnazione dei terreni confiscati, nello specifico settore di ricerca, consulenza, singola o di gruppo per le ipotesi di attività da parte di imprese agrarie, zootecniche e forestali e delle industrie per l’utilizzazione, la trasformazione e la commercializzazione dei relativi prodotti. Fra le attività della collaborazione lo studio, misura e stima delle opere di trasformazione e di miglioramento fondiario, opere inerenti ai rimboschimenti, utilizzazioni forestali, conservazione della natura, tutela del paesaggio ed assestamento forestale. Per il funzionamento della Convenzione verrà istituita una Commissione costituita da 6 membri di cui tre designati dalla Prefettura e altrettanti dal Conaf. 

 

 

 

IL NUOVO CONAF: 2008-2013

 

Presidente Andrea Sisti; vice presidente Rosanna Zari; segretario Riccardo Pisanti; Enrico Antignati; Giancarlo Quaglia; Mattia Busti; Gianni Guizzardi; Alberto Giuliani; Fabio Palmeri; Graziano Martello; Giuliano D’Antonio; Marcellina Bertolinelli; Giovanni Chiofalo; Cosimo Damiano Coretti; Giuseppina Bisogno.

La novità: i 12 Dipartimenti

 

1.         Dipartimento ordinamento e deontologia professionale dott. Giancarlo Quaglia.

2.         Dipartimento formazione permanente, ricerca e università dott.ssa Marcellina Bertolinelli.

3.         Dipartimento estimo ed economia dott. Gianni Guizzardi.

4.         Dipartimento paesaggio e pianificazione territoriale dott. Mattia Busti.

5.         Dipartimento agricoltura, sviluppo sostenibile ed energie rinnovabili dott. Enrico Antignati

6.         Dipartimento  cooperazione internazionale dott. Giuliano D’Antonio. 

7.         Dipartimento forestale e ambientale dott. Graziano Martello.

8.         Dipartimento protezione civile e sicurezza sul lavoro dott. Fabio Palmeri.

9.         Dipartimento verde urbano dott. Giovanni Chiofalo.

10.      Dipartimento sicurezza agroalimentare dott. Cosimo Coretti.

11.      Dipartimento sviluppo rurale dott. Alberto Giuliani.

12.      Dipartimento risorse naturali e faunistiche dott.ssa Giuseppina Bisogno.

 

Agronomi e Forestali oggi

 

Totale iscritti all’Ordine

20.750

Donne

3.765

Uomini

16.985

Dottori agronomi

17.540

Dottori forestali

2.966

Agronomi junior

221

Forestali junior

23

 

 

 

LE PRINCIPALI ATTIVITÀ DI CUI SI OCCUPANO I DOTTORI AGRONOMI E DOTTORI FORESTALI

 

Area economica

 

         Gestione globale delle aziende agricole

         Costruzioni rurali e industrie agrarie

         Estimo e contabilità

         Funzioni peritali e assistenza tributaria

 

Area Sicurezza

 

         Sicurezza alimentare e sicurezza luoghi di lavoro

         Sicurezza ambientale

         Difesa delle piante

 

Area territorio

 

         Pianificazione territoriale

         Gestione delle risorse idriche

         Gestione del territorio rurale e delle foreste

         Progettazioni sul territorio aperto

         Clima

 

 

 

PROGRAMMA – LA PROFESSIONE DEL DOTTORE AGRONOMO E DEL DOTTORE FORESTALE TRA GLOBALIZZAZIONE ED IDENTITA’

 

MERCOLEDÌ 8 LUGLIO – REGGIO CALABRIA, TEATRO CILEA

Ore 17,30: Registrazione dei delegati e dei partecipanti

apertura lavori

Stefano Poeta, Presidente Federazione degli Ordini dei Dottori Agronomi e Dottori Forestali della Calabria

 Relazione di apertura

Andrea Sisti, Presidente Conaf

Ore 18,30: Saluto delle autorità

Ore 19,30: Cocktail di benvenuto sul chilometro più bello d’Italia

 

GIOVEDÌ 9 LUGLIO – VILLA SAN GIOVANNI, ALTAFIUMARA RESORT & SPA

Ore 9,00: Assemblea dei delegati

 presentazione delle sessioni di lavoro e delle tesi congressuali

Andrea Sisti, Presidente Conaf

Oronzo Antonio Milillo, Coordinatore della Conferenza Permanente dei Presidenti di Federazione

Stefano Poeta, Presidente Federazione degli Ordini dei Dottori Agronomi e Dottori Forestali della Calabria

Ore 9,30: Sessione di lavoro n. 1:

Percorsi formativi tra Università e professione

Ufficio di Coordinamento: Dott. Agr. Marcellina Bertolinelli, Consigliere Nazionale; Dott. Agr. Michelino Ercolino, Presidente Federazione degli Ordini dei Dottori Agronomi e Dottori Forestali del Lazio; Francesco Pennacchi , Preside della facoltà di Agraria di Perugia;Ignazio Marino, Italia Oggi

Ore 9,30: Sessione di lavoro n. 2:

Sicurezza e qualità alimentare: la certificazione a tutela del consumatore

Ufficio di Coordinamento: Dott. Agr. Cosimo Coretti, Consigliere Nazionale; Dott. Agr. Salvatore Rizzo, Presidente della Federazione degli Ordini dei dottori Agronomi e Forestali della Sicilia; Giovanni Rizzotti, L’Informatore Agrario

 Ore 9,30: Sessione di lavoro n. 3:

Credito alle imprese per lo sviluppo competitivo del mondo rurale

Ufficio di Coordinamento: Dott. Agr. Gianni Guizzardi, Consigliere Nazionale; Dott. Agr. Giuseppe Stefanelli, Presidente della Federazione  degli Ordini dei Dottori Agronomi e Dottori Forestali delle Marche; Giovanni Gulisano –Ordinario di economia ed estimo rurale Facoltà di Agraria di Reggio Calabria;Alessandro Mastrantonio – Agrisole

Ore 9,30: Sessione di lavoro n. 4:

L’identità del paesaggio tra pianificazione del territorio e progetto

Ufficio di Coordinamento: Dott. For. Mattia Busti, Consigliere Nazionale; Dott. Agr. Antonio Vinci, Presidente della Federazione  degli Ordini dei Dottori Agronomi e Dottori  Forestali della Sardegna;Santo Marcello Zimbone, Preside della Facoltà di Agraria di Reggio Calabria; Roberto Pippan – GR1 RAI – Habitat

Ore 11,00: Coffee break

Ore 11,15: Ripresa lavori delle 4 sessioni

Ore 13,30: Light  lunch

Ore 16,00: Premio Fondazione Mario Ravà

Ore 17,15: Tavola Rotonda: Paesaggio , Prodotti Agro-Alimentari di Qualità , Turismo: un Progetto per il Paese Rosanna Zari, Vicepresidente Conaf

Ore 18,45: Chiusura lavori

Ore 21,30: Cena di gala

 

VENERDÌ 10 LUGLIO – VILLA SAN GIOVANNI, ALTAFIUMARA RESORT & SPA

Ore 9,30: Assemblea dei delegati,

ripresa dei lavori e delle sessioni di lavoro:conclusioni e proposte

Ore 12,00: Documento congressuale finale

Andrea Sisti, Presidente Conaf

Oronzo Antonio Milillo, Coordinatore della Conferenza Permanente dei Presidenti di Federazione

Stefano Poeta, Presidente Federazione degli Ordini dei Dottori Agronomi e Dottori Forestali della Calabria

 

Ore 12.30:  chiusura del congresso: conclusioni delle autorità

 

PATROCINI:  Presidente della Repubblica,  Senato della Repubblica, Camera dei Deputati, Ministero della Giustizia;Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali; Ministero per i beni e le attività culturali; Dipartimento Politiche Comunitarie, Commissione Europea; Assessorato all’Agricoltura Regione Calabria; Assessorato all’Ambiente Regione Calabria; Presidenza del Consiglio Regione Calabria; Provincia di Reggio Calabria; Comune di Reggio Calabria.

 

 

 

INTERVISTA AL MINISTRO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI LUCA ZAIA, PER CONAF.IT SUL XII CONGRESSO DI REGGIO CALABRIA

 

Ministro Zaia, iniziamo dal capitolo “formazione”: ritiene che nelle Università italiane venga data una preparazione adeguata per formare dei professionisti (agronomi o forestali) competitivi nel mondo lavorativo?

L’istruzione universitaria riveste un ruolo fondamentale nella formazione dei futuri agronomi o forestali. Può fornire molti strumenti ai nostri giovani che dovranno poi conquistarsi una professionalità sul campo, sapendo cogliere e mettere a frutto le opportunità a disposizione. L’agricoltura ha bisogno di giovani preparati, pronti ad affrontare le sfide del mercato. Per questo nel primo anno di lavoro nel mio dicastero ho destinato parte dei fondi destinati alla ricerca (4,5 mln di euro circa) per finanziare strumenti di formazione per giovani studenti e ricercatori (dottorati di ricerca, assegni di ricerca, borse di studio e stage all’estero) in Italia e all’estero. Solo in questo modo è possibile formare una classe dirigente preparata e accrescere le competenze dei nostri giovani.

 

Sicurezza e qualità alimentare: quanto sono importanti  le certificazioni a tutela del consumatore? E quali le sue azioni in programma?

La salute dei nostri cittadini viene prima di tutto. La nostra linea politica è quella della tolleranza zero per contrastare il rischio di frodi e sofisticazioni. Abbiamo intensificato il nostro sistema di controlli e i numerosi risultati riportati dalle nostre forze dell’ordine stanno a dimostrare che la direzione è quella giusta. Solo intraprendendo una battaglia a difesa delle denominazioni e certificazioni possiamo tutelare i nostri prodotti e la salute dei nostri cittadini.  In questa direzione, potremmo anche diventare imbattibili sui mercati stranieri. Abbiamo 4500 produzioni tipiche e 179 prodotti di qualità che ci pongono al primo posto in Europa. Il valore aggiunto del nostro made in Italy è proprio la qualità, che ha reso unico il nostro patrimonio agroalimentare nel mondo.

 

Quali forme di credito alle imprese possono essere previste per lo sviluppo competitivo del mondo rurale?

Per lo sviluppo competitivo è determinante il piano aziendale presentato dall’imprenditore agricolo. Le banche, infatti, dovranno valutare se il finanziamento è destinato a migliorare l’efficienza e la produttività aziendale. Il credito all’agricoltura è tradizionalmente un credito “di scopo”. Alle forme di affidamento tradizionale, quali i mutui agrari per l’acquisto di immobili o la loro ristrutturazione, oggi possono essere affiancate forme più innovative come, ad esempio, la locazione finanziaria (il cosiddetto leasing), frequentemente utilizzata per il rinnovo del parco macchine e delle attrezzature. Sono inoltre disponibili finanziamenti, che consentono all’impresa di governare con più facilità l’“asincronia” tra pagamento dei fornitori e incasso dai clienti. Recentemente, sono state inoltre introdotte formule finalizzate all’anticipazione dei contributi Pac. L’imprenditore, in questo modo, ottiene dalla banca, in via anticipata, una somma pari o lievemente inferiore all’importo totale che si attende di incassare a titolo di Premio comunitario.

 

Come coniugare l’identità del paesaggio con la pianificazione e progettualità del territorio?

Per pianificare e progettare un territorio dobbiamo tutelare i valori ambientali, paesaggistici e umani, mettendo al primo posto il benessere collettivo e la qualità della vita. Il territorio rurale e forestale è una componente fondamentale del paesaggio italiano e della sua identità, che però muta nel tempo. Per questo una pianificazione e una progettualità rispettose dell’identità dei paesaggi richiedono una seria cornice normativa di riferimento, nel pieno rispetto delle autonomie locali. Lo strumento di gestione dello spazio naturale è proprio l’attività agricola, che insieme a quella forestale è l’elemento di coesione con le stesse comunità locali. Il nostro patrimonio agroalimentare ha un rapporto inscindibile con i paesaggi e la loro identità. I prodotti tipici locali di eccellenza sono un modo per conoscere storia, cultura e tradizioni di quel territorio.

 

Considerate le professionalità che spaziano dall’agricoltura, ambiente, sicurezza alimentare: quale è a suo avviso il ruolo oggi dei dottori agronomi e dottori forestali nella società italiana?

Gli agronomi e i forestali hanno saputo cogliere i cambiamenti della società e stare al passo con i tempi. Il loro ruolo è fondamentale in alcuni settori, in cui portano il contributo di professionisti certificatori degli alimenti per la tutela del consumatore, di progettisti e pianificatori del paesaggio e di tecnici attenti ai problemi ambientali e alla tutela della salute pubblica. Vogliamo rinnovare la necessità di una sempre più stretta collaborazione, come già avviene nell’applicazione della Pac, nell’istituzione del tavolo permanente di partenariato della rete rurale nazionale e nella preparazione del Programma quadro per il Settore Forestale. Ora si tratta di dare concreta attuazione alla gestione attuale della Pac e alla programmazione e pianificazione agricola e forestale, a cui gli agronomi e i forestali sono chiamati a contribuire in maniera fondamentale indirizzando le scelte degli imprenditori rurali.

 

 

 

UN PORTALE INTERAMENTE DEDICATO AI LAVORI DI REGGIO CALABRIA SU WWW.CONAF.IT IL CONGRESSO CORRE ON LINE

 

Documenti, approfondimenti, notizie in tempo reale. Con un click tutti gli iscritti e gli addetti potranno seguire le attività congressuali

Un portale interamente dedicato al XII Congresso nazionale dei dottori agronomi e dottori forestali. Un luogo di incontro e confronto per i professionisti e gli addetti ai lavori su tutto quanto sarà in discussione dall’8 al 10 luglio a Reggio Calabria. Basterà, infatti, collegarsi su www.conaf.it per accadere al sito dedicato e trovare facilmente informazioni, contenuti, programma dei lavori e tutti i documenti di indirizzo delle tesi congressuali. E ancora approfondimenti, news aggiornate in tempo reale e spazi di discussione e contributi da parte degli iscritti agli ordini e addetti ai lavori. Un modo semplice ma attuale per condividere e seguire durante il Congresso i temi e le priorità della categoria che conta 21mila iscritti in tutta Italia.

 

 

 

TAVOLA ROTONDA

 

Paesaggio, prodotti Agro-Alimentari di Qualità, Turismo: un  Progetto per il Paese

Rosanna Zari – Vicepresidente CONAF

Il paesaggio è ormai tema di attualità a vari livelli. In Europa e in Italia, nelle Regioni, Province e ai Comuni, il paesaggio è riconosciuto come bene da tutelare e salvaguardare nell’ambito di uno sviluppo sostenibile. Per porre in atto azioni di tutela e salvaguardia, tuttavia, occorre procedere con  un  corretto approccio tecnico- scientifico per una sua attenta e seria pianificazione, che tenga conto di tutte le componenti ambientali, comprese le popolazioni, i loro bisogni, le loro attività economiche e la loro socialità. La Convenzione Europea per il Paesaggio (CEP) ratificata a Firenze nel 2000 ha avuto, in questo senso, il grande pregio di identificare e definire il paesaggio inteso come una interazione fra le due componenti, urbana e rurale, che ritroviamo nel nostro Paese. Sarebbe oggi anacronistico pensare a delle politiche per il governo territoriale che non tengano conto di queste interazioni. La grande variabilità degli ambienti pedoclimatici italiani, “luoghi di produzione di alimenti”  ha portato a produzioni eccellenti  dal punto di vista qualitativo, -anche in virtù di tecnologie sempre più raffinate applicate all’agricoltura soprattutto dal dopoguerra ad oggi -, che hanno portato a produzioni tipiche ed eccellenze  riconosciute in ambito comunitario. La crescita delle certificazioni dell’intera filiera agroalimentare, dal prodotto al consumatore, sono un altro importante segnale di quanto la società sia interessata di conoscere il percorso produttivo e le qualità intrinseche di ciò che consuma. L’Unione Europea ha raccolto questa sensibilità diffusa e ha creato un riconoscimento ed una protezione ai prodotti che hanno un forte legame con il territorio, cioè i Regolamenti CE n°510/2006 relativo alle Denominazione di Origine Protetta (DOP) e alle Indicazioni Geografiche Protette (IGP) e n°509/2006 relativo alle Specialità Tradizionali Garantite (STG). L’Italia è leader a livello europeo nelle certificazioni con il maggior numero di prodotti tipici protetti, segno evidente che la vera forza del made in Italy è ancora nel suo territorio, nella sua storia, nella sua cultura e tradizioni fortemente legati alla terra di origine. Con il tempo e i cambiamenti sociali dettati anche da fattori esterni al mondo rurale, i redditi delle popolazioni attive nella produzione agricola si sono continuamente e inesorabilmente assottigliati. Sia per l’aumento dei prezzi di acquisto dei mezzi tecnici, con leggi di mercato diverse da quelle dei prodotti agricoli (sottoposti invece a prezzi concordati a monte e spesso imposti); sia dal comprimersi dei prezzi dei prodotti agricoli. Una situazione  di fatto che sta portando a redditi spesso negativi, realizzati con un impiego di capitali che richiede investimenti pari o superiori a quelli di un’industria in senso stretto, ma con rendimenti nettamente inferiori, indirizzando l’agricoltore a rivolgere la propria attività verso “forme complementari di reddito” quali la multifunzionalità dell’azienda agricola, codificata per la prima volta dalla cosiddetta legge di orientamento (D.lgs 228/2001) e l’agriturismo (la prima legge quadro nazionale risale al 1985) o varie forme di “turismo in campagna” o con accezione più ampia “all’aria aperta”. Ecco il punto di connessione: l’agricoltura italiana ha ormai imboccato la strada che lega necessariamente tre elementi, ovvero paesaggio, prodotti di qualità e turismo, elementi che possono rappresentare la salvezza nelle regole della globalizzazione, alla quale nessuna attività può più sottrarsi. E’ nostra convinzione che si debba studiare e proporre un progetto per il Paese attraverso strategie che prevedano azioni integrate di filiera, dove la caratterizzazione paesaggistica di un determinato territorio rappresenti un elemento di attrattiva turistica ad alto valore aggiunto al pari dell’aspetto economico del prodotto. Occorre, quindi,  promuovere un approccio integrato nella progettazione e gestione dello spazio rurale dalla produzione alle industrie agroalimentari per la trasformazione dei prodotti primari che in virtù dei citati regolamenti comunitari sulle denominazioni d’origine, debbono essere allocate nel medesimo territorio del prodotto da trasformare; in questo processo, che potrebbe essere esteso anche ad altre produzioni per consentire quindi un più stretto legame tra il prodotto finito ed il suo territorio d’origine, occorre sviluppare un metodo multidisciplinare coinvolgendo attivamente diverse professionalità. Il paesaggio nel quale si producono eccellenze di cibo è attrazione per il turista, che attraverso percorsi guidati raggiunge quelle località maggiormente rappresentative e promosse, vi soggiorna, vi consuma e si rifornisce dei suoi prodotti, che consumati nelle proprie abitazioni avranno il pregio di “ricordare” i luoghi dai quali provengono. Per consentire questo processo virtuoso di interazione e integrazione tra attività primaria e servizi, occorre un approccio scientifico e tecnico alla pianificazione delle attività attraverso vari strumenti: questo sarà l’obiettivo principale della tavola rotonda che vedrà la partecipazione di importanti esponenti del mondo politico accademico, associazionistico dell’agroalimentare, del paesaggio e del turismo. Temi che verranno affrontati nell’ambito dell’intero Congresso, e saranno sintetizzate in maniera propositiva in un documento finale inedito, in cui saranno esplicitati gli strumenti da mettere in atto per la valorizzazione delle risorse del territorio aperto del nostro Paese.

 

 

 

LE CONCLUSIONI DEL PRESIDENTE ANDREA SISTI

 

Il congresso non chiude una fase di lavoro ma la apre

 

Un percorso che ci deve vedere protagonisti e non subire le scelte.

 

Maggiore trasparenza in termini di controlli

 

 

 

Da Reggio Calabria la nuova spinta dei dottori agronomi e dottori forestali italiani

AGRONOMI E FORESTALI: DAL CONGRESSO PIU’ CONSAPEVOLEZZA DELLA CENTRALITA’ DELLA PROFESSIONE

 

Il presidente Conaf Andrea Sisti: <<Un alto momento di confronto e di unità per l’intera categoria sempre più al servizio della società civile italiana>>

 

Gli agronomi e forestali ripartono da Reggio Calabria, con rinnovato entusiasmo e consapevolezza del proprio ruolo centrale all’interno della società civile. Si è concluso nella città reggina il XII Congresso nazionale dei dottori agronomi e dottori forestali, “tra globalizzazione ed identità”, a sei anni di distanza dall’ultima convention della categoria e nell’ottantesimo anniversario del Consiglio nazionale. Hanno partecipato circa trecento agronomi e forestali provenienti da tutta Italia, tra iscritti e delegati di quasi tutti i 92 ordini provinciali.

 

<<Questo XII Congresso nazionale – sottolinea il presidente Conaf, Andrea Sisti – ha rappresentato un alto momento di unità, di confronto e di condivisione delle principali tematiche che riguardano oggi la nostra categoria, oltre i migliori auspici della vigilia. Proposte concrete per far sì che questa professione svolga un ruolo ancor più centrale nella società civile, nello sviluppo di tematiche legate al paesaggio, all’ambiente, alla sicurezza e qualità alimentare, alla sicurezza nei luoghi di lavoro in agricoltura. Il Congresso rappresenta un punto dal quale partire, sia al nostro interno, sia nei confronti delle istituzioni locali e verso il mondo della politica>>.

 

Nei tre giorni di lavoro sono state discusse quattro tesi congressuali (formazione, sicurezza e qualità alimentare, credito alle imprese, paesaggio) che saranno adesso sottoposte all’attenzione della società civile, delle autorità competenti e degli stakeholder. Per quanto concerne la formazione la linea emersa dal XII Congresso è quella di definire un processo permanente, attivo e dinamico, di apprendimento e di formazione; prevenire e ridurre rischi di esclusione sociale legati alle minori opportunità formative e di accesso alla formazione permanente; rendere organiche le iniziative formative condotte dagli Ordini e dalle Federazioni. Inoltre è emersa la volontà di stabilire un mutuo scambio formativo con le Università, come occasione di confronto e miglioramento sugli orizzonti professionali. 

Sul tema sicurezza e qualità alimentare l’assemblea ha dato mandato al Consiglio nazionale di operare per garantire una maggiore trasparenza e competenza in termini di controlli con l’obiettivo di mettere aziende e consumatori in una condizione di reciproca garanzia. Altro obiettivo è quello di affermare il ruolo di agronomi e forestali, considerate le loro competenze specifiche e trasparenza, l’ingresso negli organismi di certificazione e delle organizzazioni di controllo. Inoltre interagire con le Istituzioni per quanto riguarda i controlli dei prodotti di origine vegetale e animale, dalla produzione primaria e per tutto il processo produttivo. Interagire infine con Sincert/Accredia, UNI e gli organismi di certificazione per i controlli specifici in ambito volontario e regolamentato.  

Per la tesi congressuale dedicata al credito alle imprese l’assemblea ha chiesto l’impegno del Consiglio nazionale a valorizzare la disciplina dell’estimo quale pilastro della tradizione scientifica della categoria e intraprendere quelle iniziative per meglio qualificare e rivalutare le competenze nell’ambito dei diversi processi valutativi; quindi rivalutare l’identità del proprio ruolo, confermato anche dai rapporti instaurati con Ismea e Abi nella redazione del business plan; e rinnovare la centralità del dottore agronomo e dottore forestale nell’attività economico-estimativa, in ambito agroindustriale e civile.

Molto partecipata anche la tesi dedicata al paesaggio: l’Assemblea ha incaricato il Conaf ad aderire pienamente ai principi della Convenzione europea del paesaggio (CEP), impegnandosi a promuoverne la conoscenza e l’applicazione nell’ambito delle attività professionale dei propri iscritti; a diffondere dentro la categoria il concetto di una nuova visione politica del paesaggio (introdotto dalla Convenzione europea) con la formulazione di linee guida condivise sulla gestione dello spazio rurale, coniugando esigenze di redditività e identità territoriale. Inoltre è stato proposto di promuovere forme di integrazione con le altre competenze e categorie professionali al fine di perseguire un approccio integrato e coordinato alla analisi e progettazione del paesaggio rurale, urbano e periurbano, anche con riferimento agli aspetti naturalistici; di sensibilizzare le autorità competenti sulla necessità di introdurre nell’ordinamento nazionale un regime giuridico di protezione dedicato anche ai territori fino ad oggi non salvaguardati da misure specifiche sollecitando un maggiore coordinamento e coesione delle competenze e delle politiche nazionali relative al paesaggio che non coinvolga soltanto il Ministero dei Beni Culturali ma anche il Ministero delle Politiche Agricole e gli altri Ministeri interessati.

 

 

 

 

 

 

Tesi Congressuali

 

 

LE TESI CONGRESSUALI

 

Le tesi congressuali identificano quattro temi professionali di stretta attualità e di fondamentale importanza per la società. Il punto di vista della categoria diventa un utile contributo per lo sviluppo del Paese. Il documento di lavoro proposto dall’ufficio di Coordinamento è essenzialmente una traccia di discussione su cui tutti i delegati potranno esprimersi attraverso un proprio contributo sia nella fase preparatoria del Congresso sia attraverso la partecipazione ai lavori.

 

Percorsi formativi tra Università e professione

Ufficio di coordinamento

•          Consigliere Nazionale Coordinatore Dott. Agr. Marcellina Bertolinelli

•          Presidente di Federazione Presidente della Federazione degli Ordini dei dottori agronomi e dei dottori forestali del Lazio Dott. Agr. Michelino Ercolino

•          Preside Facoltà di Agraria di Perugina  Prof. Francesco Pennacchi

 

Il rapporto tra Università e professione in una prospettiva più ampia della mera sequenzialità tra corso di laurea e titolo professionale deve essere analizzato alla luce della lettura della realtà. Alla domanda, che nesso si instaura tra Università e professione oltre a quello che tutti abbiamo sperimentato in termini didattici? Si può pensare e auspicare una connessione di lungo periodo e tra due momenti tradizionalmente vissuti come separati, si può rispondere dopo una breve analisi di alcune caratteristiche fondative ed esperienziali della professione.

La necessità di aggiornamento deriva dal cambiamento del contesto normativo e procedurale che coinvolge i processi all’interno dei quali si collocano i saperi tecnici. In particolare, nei campi applicativi dell’agricoltura e del territorio, l’apporto tecnico-scientifico è indissolubilmente legato alle procedure e alle opportunità tracciate dalle norme. I dottori agronomi e i dottori forestali più attenti a tenere il passo con la modernità sperimentano un’evoluzione del proprio ruolo professionale da soggetto rivolto alla soluzione dei problemi a soggetto dotato di abilità fortemente orientate alla gestione e all’organizzazione della conoscenza, capace di ampia flessibilità in rapporto al ritmo con cui incalza l’innovazione e che cerca di essere in linea con le esigenze del mercato. Sono particolarmente attenti a non sopravvalutare il fatto tecnico – tecnico-scientifico e tecnico-professionale –, in quei campi di attività ove non è meno importante del modo in cui ci si relaziona alle autorità deputate ad approvarlo, autorizzarlo, validarlo.

 

 

 

TESI CONGRESSUALE N.1 – PERCORSI FORMATIVI TRA UNIVERSITA’ E PROFESSIONE

 

Marcellina Bertolinelli – Coordinatore Dipartimenti Formazione permanente, Ricerca e Università

 

La formazione: un dovere europeo…

La formazione permanente costituisce un punto cruciale della strategia definita dal Consiglio Europeo (Lisbona 2000) che prende atto della necessità di realizzare un “economia basata sulla conoscenza più competitiva del mondo entro il 2010” e che sia in grado di realizzare una crescita economica sostenibile, accompagnata da nuove e migliori condizioni e una maggiore coesione sociale. Il recepimento della “direttiva qualifiche” (36/2005/CE) attraverso il dlgs 206/07 ha introdotto nell’ordinamento italiano il mutuo riconoscimento dei titoli professionali in ambito comunitario. Lo spostamento verso obiettivi di comportamento (saper essere) all’interno dei quali collocare conoscenza ed esperienza in posizione leggermente defilata, senza per questo rinnegare traguardi di tipo applicativo (saper fare) o rinunciare ai tradizionali obiettivi di tipo cognitivo (sapere), si traduce in un rapporto di responsabilità di carattere più generale, profondo e cogente sia per il singolo sia, con lui, per tutta la categoria.

Se è vero che gli strumenti a disposizione stabiliti dall’ordinamento sono in parte obsoleti – o, comunque, insufficienti –, occorre allora adottare – spontaneamente, se necessario – regole e comportamenti che colgano appieno questa nuova responsabilità.

 

…ma anche un’opportunità per la professione…

Definito il quadro di riferimento, occorre integrare nel concetto di competenza la capacità del soggetto di produrre cognizioni e rappresentazioni mentali nuove mediante un processo di assimilazione e di accomodamento, all’interno di un ambito del sapere. Poiché l’ambito è definito dalla legge e perciò è fisso per lunghi periodi, scaturisce la necessità di un meccanismo di riconoscibilità pubblica del processo di adeguamento dinamico delle conoscenze; questo processo non può più essere offerto dai tradizionali sistemi di aggiornamento. Occorre, al contrario, un processo attivo e dinamico che si rifaccia a qualcosa che non é acquisito una volta per tutte nella vita e che corrisponda a un processo di apprendimento che armonizzi numerosi fattori in continua evoluzione, revisione e ristrutturazione. Si tratta di un processo virtuoso non solo per la professione, ma, soprattutto, per la qualità della prestazione e dunque per la tutela della collettività.

Fino ad oggi la caratteristica che più differenzia i campi professionali é il grado di autonomia e il diritto di ingresso. L’autonomia professionale non è più sufficiente a garantire l’esercizio dell’attività in modo responsabile nei confronti della società. Il  diritto di ingresso va  integrato con il diritto alla permanenza nei campi del sapere conoscitivi sottostanti alle competenze professionali i cui livelli sono sempre più profondi e i cui confini sono sempre più ampi e sfumati.

 

…di migliorare la qualità della prestazione. E non solo.

Vi sono conseguenze ulteriori rispetto al miglioramento delle qualità professionali globali della categoria, occasione di promozione dell’immagine della stessa:

la valorizzazione delle specificità professionali, sia tra i soggetti che esercitano la stessa professione sia tra professioni diverse che si rivolgono allo stesso campo di attività e che presentano parziali sovrapposizioni di competenze professionali loro attribuite della legge;

la prevenzione e la riduzione dei rischi di esclusione sociale conseguenti alle minori opportunità formative e di accesso all’apprendimento permanente, soprattutto in condizioni socio-economiche, di età e di congiuntura occupazionale critica.

 

Sulla rotta del futuro

È probabilmente giunto il momento di rendere organiche e coordinate le iniziative di formazione che gli Ordini e le Federazioni conducono con grandi sforzi organizzative, nello spirito di collaborazione tra Ordini di dimensioni diverse e tra Federazioni di tradizioni differenti.

Dall’esame anche delle esperienze di altre categorie professionali, emergono le caratteristiche comuni del modello necessario a comporre un sistema di formazione permanente.

Nell’ispirarsi alle migliori esperienze il Congresso dà mandato al Consiglio nazionale di riconsiderare i seguenti elementi del modello sulla base dei quali adeguare la bozza del Regolamento per la formazione professionale permanente adottata dal Conaf nella seduta del 18 marzo 2009 e distribuita agli Ordini nella seduta dell’Assemblea dei presidenti del 19 marzo 2009:

l’entità dell’attività formativa da svolgere nell’arco di un determinato periodo;

l’entità dell’attività formativa minima annuale allo scopo di assicurare una certa costanza nel tempo;

l’unità di misura della formazione;

le eventuali esenzioni, per situazioni particolari legate a fattori oggettivi o soggettivi;

le riduzioni per alcune categorie di iscritti;

le materie caratterizzanti e altre materie suscettibili di essere oggetto di formazione e le altre materie complementari utili alla formazione;

le materia metaprofessionali, obbligatorie e il loro rapporto con quelle caratterizzanti;

le modalità di programmazione delle attività formative in relazione ai soggetti deputati a questo ruolo e alle potenzialità di interazione delle iniziative locali tra loro, fino a formare un bacino unico formativo di livello nazionale;

l’accreditamento delle attività formative, ossia la valutazione per il riconoscimento dei crediti formativi, sia in termini di procedura, sia in termini di soggetto/i abilitato/i a rilasciare l’accredito;

l’equivalenza capace di tradurre in crediti formativi validi per l’assolvimento della formazione una serie di attività di carattere formativo o metaformativo, comunque svolte in campi coerenti con le materie oggetto di formazione;

la rilevanza deontologica della formazione;

gli indicatori necessari al monitoraggio delle attività di apprendimento;

le modalità di rappresentazione pubblica del raggiungimento degli obiettivi formativi dei singoli professionisti da parte degli Ordini;

la durata triennale del periodo transitorio di sperimentazione con monitoraggio su base annua. Durante il periodo transitorio le attività formative saranno registrate a cura degli Ordini e rese pubbliche per ciascun iscritto. Al termine del periodo transitorio, sulla base del monitoraggio e previa consultazione e valutazione della categoria, sarà messo a punto il modello definitivo di gestione della formazione permanente.

 

Il ruolo dell’università

L’opportunità per l’Università può arrivare fino a estendere la propria presenza all’intera vita professionale degli iscritti agli Ordini, non solo per un’esigenza di mera “formazione di aggiornamento”, quanto come occasione di un più ampio confronto sugli orizzonti professionali evolutivi in una ricerca continua di miglioramento della qualità delle prestazioni.

Un corretto rapporto con l’Università richiede, tuttavia, una dialettica che non si limiti al rispetto dei ruoli istituzionali, che prevedono – tra l’altro – formali consultazioni nell’ambito del dialogo con le parti sociali, preliminari all’approvazione dei regolamenti dei corsi di laurea da parte degli atenei, ma implica che l’Ordine debba  suggerire retroazioni capaci di modificare – laddove la reciproca sensibilità lo consente – gli orientamenti didattici e formativi.

La qual cosa sottintende due requisiti fondamentali:

per gli Ordini, la capacità di riconoscere i mutamenti nei campi professionali di riferimento e, quindi, conoscere le reali esigenze formative durante la vita professionale degli Iscritti;

per l’Università, la lungimiranza prospettica nel cogliere gli stessi cambiamenti che si verificano nei campi professionali per adeguare i contenuti dell’offerta formativa, rinunciando all’autoreferenzialità delle proposte didattiche.

 

Possibili sinergie

Nel processo di avviamento e gestione della formazione permanente non potranno mancare le collaborazioni:

con le Università, per valorizzare le esperienze e le capacità delle facoltà nei diversi campi del sapere professionale, sperimentando anche forme innovative di riconoscimento del crediti formativi professionali (CFP) nell’ambito di un protocollo generale con il sistema accademico;

con gli Enti pubblici, per stabilire quale forma di partecipazione pubblica è possibile prevedere, posto che la formazione ha natura strategica e la carenza di soggetti con competenze adeguate comporta oneri sociali elevati di rilevanza pubblica;

con gli operatori dei settori afferenti ai campi del sapere di competenza professionale;

con gli osservatori del mercato del lavoro regionali, nazionali ed europei, pubblici e privati adottando eventualmente le metodologie utilizzate negli studi realizzati nell’ambito del Tuning Educational Structures in Europe.

 

In sintesi

La formazione permanente chiude in se stessa il proprio scopo primario e si alimenta delle risorse interne dei professionisti che ne beneficiano. Ma apre al pubblico l’istituzione ordinistica più di quanto questa non faccia nella propria attività notarile o disciplinare, laddove si pone l’obiettivo di pubblicizzarne gli effetti:

valorizzazione delle specificità professionali;

comunicazione del senso di adeguatezza e modernità;

rappresentazione dello spirito di attenzione alle esigenze del cliente.

 

 

 

 

TESI CONGRESSUALE N.2 – SICUREZZA E QUALITA’ ALIMENTARE: LA CERTIFICAZIONE A TUTELA DEL CONSUMATORE

 

Cosimo Coretti – Coordinatore Dipartimento Sicurezza Agroalimentare

 

Ufficio di Coordinamento

– Consigliere Nazionale Coordinatore:  Dott. Agr. Cosimo Damiano CORETTI

– Presidente Federazione Regionale degli Ordini della Sicilia: Dott. Agr. Salvatore RIZZO

– Vice-Preside della Facoltà di Agraria di Teramo: Prof. Antonello PAPARELLA

– Giornaliste de L’Informatore Agrario: Dott. Giovanni Rizzotti

 

Tavolo di lavoro

– Consigliere nazionale coordinatore: Cosimo Damiano Coretti – moderatore delle relazioni

– Giornalista: Giovanni Rizzotti (L’Informatore Agrario)

 

Relatori

– ICQ di Cosenza (Dr. Rosario Barresi)

– Università (Prof. Antonelle Paparella)

– CMI-Check Fruit (Dr. Eugenio Govoni)

 

Scenario attuale

L’Unione Europea e la Politica Agricola Comunitaria (PAC), con la pubblicazione del Libro Bianco sulla Sicurezza Alimentare nel Gennaio 2000, sono entrate nella fase in cui la sicurezza alimentare non comprende solo gli aspetti tecnici ed organizzativi ma è parte integrante della politica economica e del governo delle strategie.

La principale implicazione di questo approccio è data dal fatto che il problema della sicurezza alimentare è affrontato a livello di sistema e non solo di settore; in questa logica, quindi, e per la prima volta, anche i produttori agricoli sono direttamente responsabili nei confronti dei consumatori. Questa nuova visione ha posto l’accento sulla necessità di avvicinare il mondo della produzione alimentare a quello dei consumatori, attraverso l’applicazione di sistemi di garanzia, di comunicazione, di osservazione, di vigilanza connessi alle tecniche produttive e alla conoscenza del prodotto alimentare.

Parallelamente è cresciuto l’interesse dei consumatori verso prodotti alimentari ottenuti con metodi che rispettano l’ambiente e garantiscono la sicurezza alimentare (esigenza in linea con il principio di sviluppo sostenibile – ECOSUMMIT di Rio 1992 – e con il Libro Verde della CE – Bruxelles 15/10/2008 – sulla qualità dei prodotti agricoli).

 

Il Libro Bianco sulla Sicurezza Alimentare

Il Libro Bianco è un documento programmatico che si propone di garantire, come priorità strategica fondamentale, un elevato livello di sicurezza alimentare.

Nel cap. 2, punto 8 si legge: “ il principio ispiratore del Libro Bianco è che la politica della sicurezza alimentare debba basarsi su un approccio completo e integrato”, tale per cui esso deve riguardare l’intera catena alimentare nelle sue diverse fasi, i soggetti partecipanti e tutti i settori interessati.

Il Libro Bianco riconosce, in capo ai consumatori il diritto di attendersi informazioni, che vanno rese in modo chiaro e comprensibile, sulla qualità degli alimenti e sui loro ingredienti, nonché sui rischi che taluni di essi possono presentare per determinate categorie di persone.

Altri obiettivi prefissati sono stati indirizzati al superamento delle diversità tra le legislazioni nazionali in materia di sicurezza alimentare e a cercare di creare condizioni simili di concorrenza nel mercato comune volte a tutelare gli interessi dei consumatori e consentire loro di compiere scelte consapevoli in relazione agli alimenti che consumano.

 

Controlli: quadro normativo di riferimento

A partire dunque dal Libro Bianco sulla Sicurezza Alimentare la normativa europea e, conseguentemente nazionale e regionale, ha subito una continua evoluzione consentendo agli operatori del settore e a tutto l’indotto, compreso i servizi di consulenza, di uscire da una condotta generalizzata ed entrare in una logica di intervento specifica e razionale, in linea con le esigenze e le richieste del consumatore.

In questo ambito la qualità dei controlli ha assunto a garanzia del consumatore (e non solo) una importanza strategica in quanto elemento imprescindibile di valutazione dell’intera filiera produttiva.

Le operazioni di controllo perseguono lo scopo di verificare e garantire la conformità dei prodotti alimentari alle disposizioni dirette a prevenire i rischi per la salute pubblica, proteggere gli interessi dei consumatori e garantire la correttezza delle transazioni commerciali.

In particolare, le attività di controllo sono dirette a verificare: a) le materie prime, gli ingredienti, gli additivi ed ogni altro prodotto utilizzato nella preparazione dell’alimento; b) lo stato, le condizioni igieniche degli impianti, delle attrezzature, degli

utensili adibiti alla preparazione, alla conservazione e alla commercializzazione dei prodotti alimentari; c) i procedimenti di disinfezione, pulizia, nonché i processi tecnologici di produzione e trasformazione dei prodotti alimentari. Le attività di controllo interessano l’intera filiera, nelle fasi di produzione, trasformazione e commercializzazione, sino alle tavole dei consumatori, e sono supportate da norme cogenti e volontarie che vengono qui di seguito elencate:

·        Reg. CE 178/2002 che specifica all’art. 17 l’attribuzione delle responsabilità agli operatori del settore alimentare e alle Autorità degli Stati Membri prevedendo che questi ultimi si adoperino per – 1) applicare la legislazione alimentare; 2) controllare e verificare il rispetto delle pertinenti disposizioni della medesima da parte degli operatori del settore alimentare e dei mangimi, in tutte le fasi della produzione, della trasformazione e della distribuzione; 3) organizzare un sistema ufficiale di controllo e altre attività adatte alle circostanze, tra cui la comunicazione ai cittadini in materia di sicurezza e di rischio degli alimenti e dei mangimi, la sorveglianza della sicurezza degli alimenti e dei mangimi e altre attività di controllo che abbraccino tutte le fasi della produzione, della trasformazione e della distribuzione.

Questa impostazione viene ripresa anche dal successivo regolamento (Reg. CE 852/2004).

·        Reg. CE 852/2004 nel quale si afferma che la sicurezza degli alimenti è il risultato di diversi fattori: 1) la legislazione dovrebbe stabilire requisiti di igiene minimi; 2) dovrebbero essere effettuati controlli ufficiali per verificarne l’osservanza da parte degli operatori del settore alimentare.

·        Reg. CE 853/2004 che stabilisce norme specifiche in materia di igiene per gli alimenti di origine animale.

·        Reg. CE 854/2004 stabilisce norme specifiche per l’organizzazione di controlli ufficiali sui prodotti di origine animale destinati al consumo umano.

·        Reg. CE 882/2004 stabilisce le modalità di attuazione e di organizzazione dei controlli ufficiali sui mangimi, alimenti, salute e benessere animale.

·        D.lgs. 193/2007 (attuazione della direttiva 2004/41/CE relativa ai controlli in materia di sicurezza alimentare e applicazione dei regolamenti comunitari nel medesimo settore) in cui si definiscono anche le Autorità Competenti per i controlli ufficiali.

·        D.lgs. 194/2008 disciplina le modalità di rifinanziamento dei controlli sanitari ufficiali in attuazione del regolamento (CE) n. 882/2004.

·        UNI EN ISO 19011:2003 (emessa ad ottobre 2002) – linee guida per gli audit dei sistemi di gestione per la qualità e/o di gestione ambientale.

A supporto di quanto sopra menzionato si è espressa anche la FAO e l’OMS, entrambe espressioni del CODEX ALIMENTARIUS, che hanno esortato tutti i Paesi a migliorare la vigilanza e a rafforzare i propri sistemi di controllo sulla qualità, sull’igiene e sulla sicurezza del cibo (Summit di Ginevra/Roma del 19 luglio 2007).

 

Obiettivi

Le attività di controllo sono caratterizzate da interventi sistematici che vanno attuati secondo un programma preordinato che definisca natura, modalità e frequenza delle operazioni (ispezioni, prelievo dei campioni, analisi di laboratorio dei campioni prelevati, esame degli strumenti di verifica installati dall’impresa, ecc.), in modo tale da garantire il raggiungimento di risultati soddisfacenti a garanzia di tutti gli interpreti, dal produttore al consumatore. In questo contesto la figura del Dottore Agronomo e Forestale deve essere valorizzata nell’intero processo produttivo che va dalla produzione primaria alla tavola  in modo da garantire la sicurezza e la qualità dei prodotti di origine vegetale, animale e dei mangimi.

Il raggiungimento degli obiettivi sopra menzionati passa soprattutto dalla competenza/qualità dell’intervento del professionista intesa come conoscenza della specifica filiera produttiva e dei potenziali rischi ad essa connessi (es. presenza di residui di agrofarmaci, di micotossine, di potenziali sostanze allergeniche e di quelli

emergenti). Inoltre, gli obiettivi sono perseguibili se accompagnati da un continuo aggiornamento/formazione del professionista coerentemente con le esigenze/input provenienti dal mercato.

Dunque oggi, e più di ieri, è necessario e prioritario che l’intera categoria si adoperi per garantire una maggiore trasparenza e competenza in termini di controlli (cogenti e volontari) con l’obiettivo di porre le aziende e il consumatore in una condizione di reciproca garanzia.

Prioritario dunque è entrare a far parte, con competenza specifica e trasparenza, delle organizzazioni di controllo delle Autorità Competenti (D.Lgs 193/2007 art. 2Autorità Competenti: Ministero della Salute, le Regioni, le Provincie Autonome di Trento e di Bolzano, le Aziende di Unità Sanitarie Locali, nell’ambito delle rispettive proprie competenze) e degli Organismi di Certificazione quali soggetti rispondenti alle esigenze previste dalle norme sopra menzionate.

 

Strumenti

Lo strumento da adottare nell’immediato è rappresentato principalmente da una interazione sinergica di tutta la categoria (Conaf, Federazioni Regionali ed Ordini Provinciali) con:

1.    le Istituzioni (Conferenza delle Regioni e Autorità Competenti definite dal D.Lgs 193/2007) per quanto riguarda i controlli ufficiali dei prodotti di origine vegetale e animale, nella produzione primaria e nell’intero processo produttivo fino al consumatore finale;

2.    il SINCERT/ACCREDIA, l’UNI e gli  Organismi di Certificazione per quanto riguarda i controlli specifici in ambito volontario e regolamentato. Inoltre va rimarcata l’importanza del requisito legato all’abilitazione professionale (Iscrizione all’Ordine dei Dottori Agronomi e Forestali) quale elemento di garanzia per una condotta etica del professionista.

 

La discussione congressuale sull’approccio a questa nuova opportunità si configura come il punto di partenza verso una centralità del dottore agronomo e forestale all’interno della filiera agroalimentare.

 

 

 

TESI CONGRESSUALE N.3 – CREDITO ALLE IMPRESE PER LO SVILUPPO COMPETITIVO DEL MONDO RURALE

 

Gianni Guizzardi – Coordinatore Dipartimento Estimo e Economia

 

Il contesto economico finanziario globale impone nuovi percorsi nell’accesso al credito per le attività imprenditoriali: si rendono necessarie valutazioni aggregate della capacità, a seguito della richiesta di finanziamenti, di sostenere il peso economico dell’indebitamento, si impongono altresì stime immobiliari a garanzia, sempre più approfondite fornite da professionisti in grado di offrire la massima affidabilità e trasparenza.

L’accesso al credito per il mondo rurale da sempre è stato misurato solo con la determinazione e la valorizzazione dei capitali fondiari a garanzia; solo recentemente è stata introdotta anche una nuova base di erogazione attraverso  principi di potenzialità e sviluppo economico dell’azienda.

Sarà necessaria quindi un’analisi preventiva dei costi e benefici per accedere al credito, analisi che dovrà necessariamente tenere conto di tutti gli aspetti tecnici, funzionali, economici e di sviluppo dell’impresa ovvero si determinerà il rating aziendale.

E’ in questa delicata fase di approccio al credito che la figura del Dottore Agronomo e del Dottore Forestale deve intervenire attraverso la sua qualificata professionalità e conoscenza di tutta la filiera aziendale e in particolare per la sua capacità di “lettura” del contesto territoriale e socio economico nella quale la futura impresa opererà

Il documento portante è il Business Plan: la naturale conclusione del percorso d’analisi economico agrario ed estimativo delle filiere agricole ed agroindustriali.

La redazione di questo documento è di elevato contenuto metodologico e richiede un’ampia competenza nei settori tradizionali della nostra professione.

Il Business Plan deve rimanere uno strumento con la funzione di oggettivare quanto più possibile la situazione economica dell’impresa nel contesto socio economico e territoriale tenendo conto degli elementi che possono essere prefigurati soltanto sulla base di specifiche conoscenze tecniche che costituiscono tradizionalmente il patrimonio della figura professionale del Dottore Agronomo e Dottore Forestale.

La valutazione economico produttiva dell’impresa deve essere inquadrata in un contesto di ampia variabilità, dove i fattori che possono cambiare la capacità finanziaria dell’azienda possono mutare il documento finale.

E’ importante sottolineare che uno strumento molto rigido applicato in un ambito di così grande variabilità, quale il settore agricolo, potrebbe creare delle distorsioni nella valutazione, con l’effetto di creare problemi di impropria esclusione all’accesso del credito.

In questo senso va ribadita la disponibilità della categoria a fornire un contributo fattivo per l’individuazione di uno strumento che sia il più consono alle specificità del settore, naturalmente con l’auspicio che possa essere condiviso da tutti i soggetti concedenti il finanziamento.

Si ritiene opportuno sottolineare che la programmazione finanziaria ovvero il bilancio dell’azienda agricola è fortemente influenzata dall’erogazione dei sostegni comunitari, e dalla crescente fluttuazione dei prezzi dei prodotti agricoli dovute alla globalizzazione del mercato e alla speculazione finanziaria.

La crescente incertezza dei tempi di erogazione degli aiuti al reddito mette in crisi la programmazione finanziaria della stessa azienda per il proseguimento della propria attività, in tal senso ci si augura che l’ente pubblico possa aumentare la propria efficienza.

La redazione del Business Plan come le attività di valutazione immobiliare finalizzate alla garanzia prestata al credito, rientra fra le attività economico estimative del Dottore Agronomo e Dottore Forestale del quale si rinnova l’assoluta centralità sia nell’ambito agroindustriale che civile.

La disciplina estimativa è un pilastro storico della tradizione scientifica della nostra categoria, per la quale si ribadisce l’impegno ad assumere tutte quelle iniziative volte a riqualificare, rivalutare ed attualizzare le nostre competenze nell’ambito dei processi di valutazione e monitoraggio.

L’identità del Dottore Agronomo e Dottore Forestale non può prescindere dalla centralità di questo ruolo che è stato confermato dai rapporti instaurati con ISMEA e ABI nella redazione del Business Plan.

La categoria si propone quindi di diventare interlocutore primario per la messa a punto della metodologia di analisi, della redazione ma anche nella collaborazione per l’implementazione di tutte le sue fasi.

La categoria si impegna a definire, unitamente ai soggetti elencati di riferimento, un impegno reciproco su basi tecniche dell’erogazione al credito  attraverso la nostra figura professionale.

La categoria nella consapevolezza del cambiamento in atto si impegna quindi a individuare tutti gli strumenti di aggiornamento in adeguamento allo scenario economico globale.

 

 

 

TESI CONGRESSUALE N.4 – L’IDENTITÀ DEL PAESAGGIO TRA PIANIFICAZIONE DEL TERRITORIO E PROGETTO

 

Mattia Busti – Coordinatore Dipartimento Paesaggio e Pianificazione Territoriale

 

Ufficio di Coordinamento

           Consigliere Nazionale coordinatore: Mattia BUSTI

           Presidente Federazione regionale degli Ordini della Sardegna: Antonio VINCI

           Preside della Facoltà di Agraria di Reggio Calabria: Prof. Santo Marcello ZIMBONE

 

Tavolo di lavoro

           Moderatore: Dott. Roberto PIPPAN – Giornalista Gr1 Rai, Habitat

           Consigliere Nazionale Mattia BUSTI

 

Relatori

           Prof. Mauro AGNOLETTI: Professore Associato Dipartimento di Scienze e Tecnologie Ambientali Forestali – DISTAF – Università di Firenze

           Dott. Riccardo PRIORE: Direttore RECEP – Rete europea degli enti locali e regionali per l’attuazione della Convenzione europea del paesaggio – Consiglio d’Europa

 

I lavori introduttivi dell’Ufficio di Coordinamento e le comunicazioni dei Relatori hanno posto l’accento sull’evoluzione dell’approccio al tema del paesaggio in Italia e in Europa, anche alla luce del recepimento e della condivisione dei principi e degli obiettivi della Convenzione Europea del Paesaggio[1] (CEP). In particolare si è evidenziata la consapevolezza che il concetto di paesaggio è determinante per la definizione di un modello di sviluppo sostenibile particolarmente adeguato al contesto nazionale. Al tempo stesso è stato riconosciuto come il paesaggio rappresenti un valore aggiunto di importanza strategica, anche per quanto riguarda la qualità della vita e la produzione di beni e servizi. E’ stata inoltre evidenziata la complessità e molteplicità dei fenomeni socio-culturali responsabili delle trasformazioni del paesaggio la cui analisi e interpretazione coinvolge trasversalmente diverse professionalità e competenze tra le quali i Dottori Agronomi e Dottori Forestali svolgono un ruolo essenziale.

E’ stata altresì ribadita la unanime consapevolezza che la Convenzione Europea del Paesaggio rappresenta un progetto culturale e politico europeo volto a proporre un nuovo rapporto tra società e territorio.

Ci si è poi soffermati sulle interazioni tra attività umane e territorio; gli specifici riferimenti all’ambiente agrario di alcune realtà nazionali hanno messo in luce la felice e armonica sintesi tra produttività e diversificazione ambientale, che hanno concorso alla creazione della memoria storica e culturale e, quindi, del carattere identitario dei luoghi. A tale riguardo è stato evidenziato come l’avanzata del bosco, ad esempio in quelle aree in cui le congiunture socio-economiche hanno scoraggiato la permanenza dell’agricoltura, possa condurre ad una banalizzazione e semplificazione del paesaggio. E’ stato quindi chiarito che la conservazione della natura non necessariamente coincide con la conservazione del paesaggio. Obiettivo principale della conservazione del paesaggio non è ricercare il più alto stato di naturalità o di equilibrio degli ecosistemi, ma mantenere una elevata eterogeneità e, di conseguenza, rapporti uomo-ambiente tipici delle identità culturali che esso rappresenta. La conservazione della diversità del paesaggio, soprattutto in termini di spazi e di specie coltivate e allevate, offre invece la possibilità di conservare elementi fondamentali della biodiversità complessiva, oggi poco considerati nella gestione dell’ambiente, anche nelle aree protette.

Il dibattito stimolato da alcuni interventi ha condotto ad una analisi critica del Codice dei beni culturali e del paesaggio (D.Lgs. 22 gennaio 2004, n. 42) evidenziandone i limiti di non coerenza con i principi fondanti della CEP e connessi ad una visione elitaria del paesaggio. Il Codice stesso non risolve la questione del paesaggio rurale che non risulta efficacemente rappresentato al suo interno.

Inoltre, per quanto il Codice costituisca in effetti la prima legge italiana finalmente dedicata, in maniera esplicita e diretta, al paesaggio e alla sua tutela, non fornisce ancora una definizione di paesaggio univoca e chiaramente distinta dalla nozione di beni paesaggistici; gli interventi succedutisi hanno quindi messo in luce la necessità di superare gli attuali limiti connessi ad un approccio che si concentra sull’eccellenza (beni paesaggistici) basato su aspetti estetico-culturali o ecologico- ambientali.

Tutti i “paesaggi”, nessun territorio escluso, che si tratti o meno di beni paesaggistici, meritano progetti capaci di governare la trasformazione, che siano in grado di integrare sistematicamente misure di conservazione, gestione e creazione, dosando sapientemente, a seconda dei casi, tradizione ed innovazione.

Attraverso un’adeguata politica di sensibilizzazione, attuata a livello sia pubblico che privato, occorre insomma far comprendere che il rispetto ed il godimento della qualità del paesaggio rappresenta un’occasione per accrescere, oltre al benessere quotidiano ed al senso di appartenenza a un territorio, anche la crescita economica delle comunità che vi sono insediate; una crescita per definizione sostenibile, giacché fondata sulla preservazione di risorse naturali e culturali alla base della nostra vita.

 

Con riferimento a ciò, anche sulla base delle sollecitazioni da parte degli interventi promossi nell’ambito del dibattito, i Dottori Agronomi e Dottori Forestali hanno individuato alcuni aspetti per i quali si evidenzia un fabbisogno di approfondimento. Tali aspetti riguardano in particolare:

         la necessità di individuare idonei criteri metodologici oggettivi per agevolare l’applicazione dei principi stabiliti dalla CEP ai fini delle attività di pianificazione e progettazione del paesaggio anche in termini innovativi;

         la esigenza di creare un vocabolario comune con le altre categorie professionali per ricondurre ad un unico strumento di pianificazione le diverse competenze e tematiche che riguardano il paesaggio;

         la esigenza di promuovere forme di integrazione con le altre competenze e categorie professionali al fine di perseguire un approccio integrato e coordinato alla analisi e progettazione del paesaggio rurale, urbano e periurbano, anche con riferimento agli aspetti naturalistici;

         la necessità di introdurre nell’ordinamento nazionale un regime giuridico di protezione dedicato anche a quelle parti di territorio che, in applicazione della Convenzione, sono (o saranno) determinate in quanto paesaggi, ma che fino ad oggi non hanno potuto beneficiare di alcuna specifica misura di salvaguardia, gestione e/o riassetto; di conseguenza promuovere anche un maggiore coordinamento e coesione delle competenze e delle politiche nazionali relative al paesaggio che non coinvolga soltanto il Ministero dei Beni Culturali ma anche il Ministero delle Politiche Agricole e gli altri Ministeri interessati;

         la necessità di rivedere alcuni orientamenti delle politiche in materia di agricoltura, foreste e ambiente tenendo conto degli obiettivi di valorizzazione e conservazione del paesaggio italiano;

         la necessità di integrare il “progetto di paesaggio” nelle politiche e strumenti di pianificazione del territorio alle diverse scale e, contestualmente, di individuare le relative risorse finanziarie;

         la necessità di formare la nostra categoria sulla nuova visione politica del paesaggio introdotta dalla Convenzione Europea, accompagnata dalla formulazione di linee guida condivise sulla gestione dello spazio rurale che sappiano coniugare legittime esigenze di redditività e conservazione delle identità territoriali, anche con la revisione in chiave paesaggistica delle norme di buona pratica agricola.

 

Strumento per lo sviluppo di tutte queste volontà è stata unanimemente riconosciuta la costituenda Rete nazionale ed europea delle professioni per l’attuazione della Convenzione europea del paesaggio denominata “PROSCAPE”, di cui la categoria dei Dottori Agronomi e Dottori Forestali è promotrice e che si affianca alle altre reti per l’attuazione della Convenzione europea del paesaggio (RECEP-ENELC, UNISCAPE, CIVILSCAPE). Una rete necessariamente multidisciplinare per contribuire a stimolare le istituzioni dell’Unione Europea alla integrazione del paesaggio nei propri strumenti e nelle proprie politiche e quindi alla predisposizione di un regolamento finanziario di stimolo all’attuazione delle politiche di gestione e conservazione del paesaggio formulate a livello nazionale.

 

 

 

 

 

 

Rassegna Stampa

 

 

 

AGENZIA IMPRESS – AGRONOMI E FORESTALI A CONGRESSO. SISTI: “MOMENTO DI CONFRONTO INTERNO E CON LA SOCIETÀ (18 giugno 2009)

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AGENZIA IMPRESS – AGRICOLTURA: AGRONOMI E FORESTALI, AL VIA IL XII CONGRESSO TRA GLOBALIZZAZIONE E IDENTITÀ (7 luglio 2009)

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AGENZIA IMPRESS – AGRONOMI, AL VIA IL XII CONFRESSO NAZIONALE A REGGIO CALABRIA. FOCUS SULLA PROFESSIONE (8 luglio 2009)

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AGENZIA IMPRESS – AGRICOLTURA: PREFETTURA DI REGGIO CALABRIA-CONAF, ACCORDO PER LA GESTIONE DEI BENI CONFISCATI (8 luglio 2009)

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AGENZIA IMPRESS – AGRONOMI, DA REGGIO CALABRIA APPELLO AI GRANDI DEL MONDO (9 luglio 2009)

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AGENZIA IMPRESS – CULTURA: NASCE IL PRIMO PREMIO GIORNALISTICO AGRONOMI E FORESTALI (9 luglio 2009)

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AGENZIA IMPRESS – GESTIONE BENI CONFISCATI, PREFETTURA DI REGGIO CALABRIA E CONAF SIGLANO L’ACCORDO (10 luglio 2009)

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AGENZIA IMPRESS – AGRONOMI E FORESTALI, DAL CONGRESSO PIÙ CONSAPEVOLEZZA DELLA CENTRALITÀ DELLA PROFESSIONE (15 luglio 2009)

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AGI – AGRONOMI: REGGIO CALABRIA, XII CONGRESSO NAZIONALE (8-10 LUGLIO) (16 giungo 2009)

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AGI – ‘NDRANGHETA: INTESA PREFETTURA REGGIO-CONAF PER BENI CONFISCATI (8 luglio 2009)

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AGRAPRESS – INTERVISTA CON ANDREA SISTI, PRESIDENTE DEL CONAF (2 luglio 2009)

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AGRICOLTURA24 – IL XII CONGRESSO DI AGRONOMI E FORESTALI A REGGIO CALABRIA (8 luglio 2009)

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AGRICOLTURA ITALIANA ONLINE – AGRICOLTURA, LA SFIDA DEL FUTURO È FRA MERCATO E SOSTENIBILITÀ AMBIENTALE (17 giugno 2009)

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AGRICOLTURA ITALIANA ONLINE – AGRONOMI E FORESTALI TRA GLOBALIZZAZIONE E IDENTITÀ (25 giugno 2009)

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AGRICOLTURA ITALIANA ONLINE – XII CONGRESSO NAZIONALE DEI DOTTORI AGRONOMI E FORESTALI (6 luglio 2009)

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AGRICOLTURAONWEB – AGRICOLTURA: LA SFIDA DEL FUTURO È TRA MERCATO E SOSTENIBILITÀ AMBIENTALE (17 giugno 2009)

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AGRICOLTURA OGGI – DOTTORI AGRONOMI E DOTTORI FORESTALI PROTAGONISTI A FIRENZE PER TERRA FUTURA: PROGETTAZIONE DEL PAESAGGIO AL CENTRO DELLO SVILUPPO RURALE (8 luglio 2009)

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AGRICOLTURA OGGI – PREFETTURA REGGIO -CONAF, C’È L’ACCORDO PER LA GESTIONE DEI BENI CONFISCATI (9 luglio 2009)

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AGRICULTURA.IT – CONAF, IN CALABRIA UN CONGRESSO PER RIFLETTERE SULLA PROFESSIONE (18 giugno 2009)

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AGRICULTURA.IT – AGRONOMIE FORESTALI, AL VIA IL XII CONGRESSO TRA GLOBALIZZAZIONE E IDENTITÀ (7 luglio 2009)

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AGRICULTURA.IT – CALABRIA, ACCORDO PREFETTURA-CONAF PER GESTIONE BENI CONFISCATI (8 luglio 2009)

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AGRICULTURA.IT – CONGRESSO NAZIONALE AGRONOMI, FOCUS SULLA PROFESSIONE (8 luglio 2009)

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AGRICULTURA.IT – AGRONOMI, DA REGGIO CALABRIA APPELLO AI GRANDI DEL MONDO (9 luglio 2009)

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AGRICULTURA.IT – NASCE IL PRIMO PREMIO GIORNALISTICO AGRONOMI E FORESTALI (9 luglio 2009)

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AGRICULTURA.IT – GESTIONE BENI CONFISCATI, ACCORDO TRA PREFETTURA REGGIO CALABRIA E CONAF (10 luglio 2009)

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AGRICULTURA.IT – AGRONOMI: PIÙ CONSAPEVOLEZZA DELLA CENTRALITÀ DELLA PROFESSIONE (15 luglio 2009)

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AGRINEWS.INFO – XII CONGRESSO NAZIONALE DEI DOTTORI AGRONOMI E DEI DOTTORI FORESTALI (14 maggio 2009)

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AGRINEWS.INFO – LA PROFESSIONE DEL DOTTORE AGRONOMO E DEL DOTTORE FORESTALE TRA GLOBALIZZAZIONE E IDENTITÀ – XII CONGRESSO CONAF (8 luglio 2009)

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AGRISOLE – “RAFFORZARE IL RUOLO DEGLI AGRONOMI” (3 luglio 2009)

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ANSA – A REGGIO IL CONGRESSO NAZIONALE AGRONOMI (18 giugno 2009)

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ANSA – MAFIA, AGRONOMI: VADEMECUM PER LA GESTIONE DEI TERRENI CONFISCATI (25 giugno 2009)

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ANSA- MAFIA, AGRONOMI: VADEMECUM PER LA GESTIONE DEI TERRENI CONFISCATI (26 giugno 2009)

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ANSA – ‘NDRANGHETA, REGGIO C., INTESA PER GESTIONE BENI CONFISCATI (8 luglio 2009)

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ANSA- MAFIA, AGRONOMI: VADEMECUM PER LA GESTIONE DEI TERRENI CONFISCATI (8 luglio 2009)

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APCOM – IL 10 LUGLIO ACCORDO GESTIONE BENI CONFISCATI MAFIE (8 luglio 2009)

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ARCHITETTO.INFO – LA PROFESSIONE DEL DOTTORE AGRONOMO E DEL DOTTORE FORESTALE TRA GLOBALIZZAZIONE E IDENTITÀ – XII CONGRESSO CONAF (19 giugno 2009)

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AVVENIRE – AGRONOMI E FORESTALI A CONGRESSO: 21MILA PROFESSIONISTI AL PASSO CON I TEMPI (9 luglio 2009)

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BORTONE VIVAVI – XII CONGRESSO NAZIONALE DEI DOTTORI AGRONOMI E FORESTALI (6 luglio 2009)

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CALABRIA ORA – CONGRESSO DEL CONAF, AGRONOMI A CONFRONTO (19 giugno 2009)

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CALABRIA ORA – GLI AGRONOMI A CONGRESSO (9 luglio 2009)

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CALABRIA ORA – AGRONOMI, OGGI SI CHIUDE (10 luglio 2009)

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EDILONE.IT – LA PROFESSIONE DEL DOTTORE AGRONOMO E DEL DOTTORE FORESTALE TRA GLOBALIZZAZIONE E IDENTITÀ – XII CONGRESSO CONAF (8 luglio 2009)

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FRESHPLAZA.IT – REGGIO CALABRIA: XII CONGRESSO NAZIONALE AGRONOMI E DOTTORI FORESTALI CONAF (8 luglio 2009)

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GAZZETTA DEL SUD – GLI AGRONOMI IN CONGRESSOA REGGIO (19 giugno 2009)

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GAZZETTA DEL SUD – GLI AGRONOMI “SEMINANO” IL LORO FUTURO (9 luglio 2009)

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GAZZETTA DEL SUD – RUOLO DEGLI AGRONOMI STRATEGICO PER LA TUTELA DEL NOSTRO TERRITORIO (10 luglio 2009)

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IL GIORNALE DI CALABRIA – A REGGIO IL CONGRESSO NAZIONALE AGRONOMI (19 giugno 2009)

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IL DOMANI DELLA CALABRIA- BOVA: “NECESSARIA LEGGE IN FAVORE DEGLI AGRONOMI” (19 giugno 2009)

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IL DOMANI DELLA CALABRIA – PROFESSIONISTI IN RIVA ALLO STRETTO (19 giugno 2009)

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IL DOMANI DELLA CALABRIA – ACCORDO TRA PREFETTURA E CONAF (9 luglio 2009)

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IL DOMANI DELLA CALABRIA – SIGLATO ACCORDO TRA PREFETTURA E CONAF (13 luglio 2009)

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IL FATTO ONLINE – BENI CONFISCATI, INTESA TRA PREFETTURA E CONAF PER GESTIONE (8 luglio 2009)

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IL QUOTIDIANO DELLA CALABRIA – AGRONOMI RIUNITI IN RIVA ALLO STRETTO (19 giugno 2009)

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IL QUOTIDIANO DELLA CALABRIA – REGGIO: INTESA TRA PREFETTURA E CONAF PER L’UTILIZZO DEI BENI CONFISCATI ALLA ‘NDRANGHETA (8 luglio 2009)

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IL QUOTIDIANO DELLA CALABRIA – GLI AGRONOMI SCOMMETTONO SULLA CALABRIA (10 luglio 2009)

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IL SOLE 24 ORE – AGRONOMI IMPEGNATI NELLE TERRE CONFISCATE (14 luglio 2009)

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ITALIA A TAVOLA – AGRONOMI E FORESTALI CHIEDONO CENTRALITÀ PER LA PROFESSIONE (15 luglio 2009)

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ITALIANEWS – REGGIO: INTESA TRA PREFETTURA E CONAF PER L’UTILIZZO DEI BENI CONFISCATI ALLA ‘NDRANGHETA (8 luglio 2009)

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ITALIAOGGI – AGRONOMI E FORESTALI, CONGRESSO A REGGIO CALABRIA (26 giugno 2009)

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ITALIAOGGI – AGRONOMIE FORESTALI, DA OGGI IL CONFRONTO A REGGIO CALABRIA (8 luglio 2009)

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ITALIAOGGI – AL SERVIZIO DEL SISTEMA PAESE (9 luglio 2009)

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ITALIAOGGI – REGGIO CALABRIA, ACCORDO TRA PREFETTURA E AGRONOMI (10 luglio 2009)

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ITALIAOGGI – IL CONAF RIPENSA LA FORMAZIONE (16 luglio 2009)

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LIBERO NEWS –  SIGLATO ACCORDO TRA PREFETTURA E CONAF (11 luglio 2009)

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L’INFORMATORE AGRARIO – LE NUOVE SFIDE DI AGRONOMI E FORESTALI (27 giugno 2009)

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L’INFORMATORE AGRARIO – IL CONGRESSO RILANCIA L’AGRONOMO DI PROFESSIONE (17 luglio 2009)

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MARKETPRESS.INFO – REGGIO CALABRIA, 8 – 10 LUGLIO 2009: XII CONGRESSO NAZIONALE DEI DOTTORI AGRONOMI E DEI DOTTORI FORESTALI (19 giugno 2009)

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MASSIRIVERSO – ‘NDRANGHETA, MARONI UFFICIALIZZA INTESA TRA LA PREFETTURA E IL CONAF (8 luglio 2009)

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NEWSTIN – IL 10 LUGLIO ACCORDO GESTIONE BENI CONFISCATI A MAFIE (8 luglio 2009)

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NEWZ.IT – BOVA:”UNA LEGGE REGIONALE A SOSTEGNO DI AGRONOMI E FORESTALI” (18 giugno 2009)

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REGGIO TV – BOVA: “FONDAMENTALE CONTRIBUTO AGRONOMI PER LO SVILUPPO” (18 giugno 2009)

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REGGIO TV – MAFIA, AGRONOMI: VADEMECUM PER GESTIRE TERRENI CONFISCATI (25 giugno 2009)

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REGGIO TV – AL VIA IL XII CONGRESSO CONAF A REGGIO (9 luglio 2009)

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SCIENZEAGRARIE.COM – INIZIA OGGI IL XII CONGRESSO NAZIONALE DEGLI AGRONOMI (9 luglio 2009)

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STRILL.IT – LA NOTA DI BOVA SU AGRONOMI (18 giugno 2009)

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STRILL.IT – AGRONOMI: UN VADEMECUM PER LA GESTIONE DEI TERRENI CONFISCATI (25 giugno 2009)

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TERRA E VITA – IL XII CONGRESSO DI AGRONOMI E FORESTALI A REGGIO CALABRIA (4 luglio 2009)

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TIGULLIOVINO.IT – XII CONGRESSO TRA GLOBALIZZAZIONE E IDENTITÀ (8 luglio 2009)

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TOURING 104 – ‘NDRANGHETA, INTESA PER GESTIONE BENI CONFISCATI (8 luglio 2009)

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VIRGILIO.IT – IL 10 LUGLIO ACCORDO GESTIONE BENI CONFISCATI MAFIE (8 luglio 2009)

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[1] Sottoscritta il 20 ottobre 2000 a Firenze e ratificata dall’Italia con Legge

pubblicato il: 24 Agosto 2009